Caccia e Cinofilia: primo trofeo “Francesco Perotti”, l’Arte Venatoria da spettacolo alla “Tenuta del Principe” di San Faustino d’Orvieto.
Un binomio perfetto destinato a grandi traguardi. Con un giudizio che non lascia spazio ai commenti è stato Massimiliano Pantini insieme al fido compagno Bacco, un setter inglese di grande movimento ed eleganza, a vincere il primo trofeo Francesco Perotti che si è svolto presso l’azienda agrituristico-venatoria “La tenuta del Principe”, a San Faustino d’Orvieto. Nella suggestiva cornice della storica tenuta orvietana “Borgo San Faustino” della famiglia Perotti, per la regia della Federcaccia della Provincia di Terni e quella Umbra, rappresentata dai presidenti Giulio Piccioni e Franco Di Marco con il contributo insostituibile di Fausto Prosperini e Alvaro Broccatelli, tanti appassionati di caccia e cinofilia si sono ritrovati per vivere una giornata di grandi emozioni. Le sette squadre presenti, composte ciascuna da tre equipaggi, si sono date battaglia sotto gli occhi attenti dei giudici Stefano Sfondalmondo, Ezio Bordoni e Claudio Mazzoli. Alla fine, a spuntarla è stato Massimiliano Pantini da Terni , con il punteggio di 65.
Lo stesso Pantini, insieme ai compagni d’avventura Paolo Fussi (Terni, 55 punti) e Sandro Bartoli (Ferentillo,48) si è aggiudicato anche il trofeo a squadre, con 168 punti complessivi, davanti al trio composto da Mario Argenti (Terni, 63), Aleandro Gentileschi (Terni, 56) e Stefano Patrizi (Narni, 42), che ha chiuso a quota 161. Terza classificata la squadra, tutta narnese, composta da Daniel Tramontana, Claudio Nucciarelli e Marco Mostocotto.
“Per noi è stata un onore ospitare questa importate manifestazione – dicono i fratelli Alessandro e Flavio Perotti proprietari del relais Borgo San Faustino – Una splendida giornata trascorsa nel migliore dei modi nel rispetto della natura e della sana passione della caccia. Un’occasione per porre l’attenzione su nuovo modo di approcciarsi al mondo venatorio, ovvero: passare da una forma di attività che viene vista con sospetto ad una forma di attività che deve essere vista come rafforzamento e consolidamento di una tradizione. Soprattutto oggi abbiamo l’occasione di sottolineare un fatto importante che viene da un risultato ambientale di elevato pregio. La scelta di destinare gran parte dei terreni dell’azienda agricola a questa attività agrituristico-venatoria ha portato ad un risultato ambientale di elevato pregio, tant’è vero che si sta popolando di moltissime specie animali della fauna autoctona”.
Dopo la prova e le relazioni tecniche dei giudici, i partecipanti hanno potuto ammirare le meraviglie degli spazi che circondano il Relais, a cominciare dalla grotta – teatro del brindisi prima del pranzo – e dal parco privato che sovrasta la struttura, esempio perfetto di architettura bioclimatica, che lo rende un luogo ideale sia d’estate che d’inverno. Proprio nel cuore del parco si è svolto il pranzo, sontuoso, tutto a base di prodotti a chilometri zero provenienti dall’azienda agricola dei Perotti, seguito dagli interventi e dalle premiazioni. Visibilmente emozionato il presidente provinciale di Federcaccia Terni Giulio Piccioni. “Questi – le parole di Piccioni – sono i veri valori della caccia: passione per l’ambiente, rispetto per i selvatici e per gli altri cacciatori, socialità e spirito di aggregazione. Grazie a tutti: padroni di casa, giudici, concorrenti e organizzatori, per la meravigliosa giornata che ci avete fatto vivere”.
Presenti anche il vicepresidente nazionale di Federcaccia Massimo Buconi, che ha plaudito la macchina organizzativa di Federcaccia Terni, ed il presidente di Federcaccia Umbra Franco Di Marco, che ha parlato della prossima stagione venatoria e delle modifiche che Federcaccia chiederà al futuro assessore regionale alla caccia in materia di calendario e di regolamento per la caccia al cinghiale. Anche la campionessa del Sant’Uberto Maria Fava, che ha espresso parole di apprezzamento per l’organizzazione e il livello tecnico dei concorrenti in gara.
( 22 aprile 2015 )
Fonte: OrvietoNews