Caccia e Cacciatori. Va in scadenza a fine 2015 il Piano Faunistico Venatorio regionale, e l’assessore toscano a caccia, pesca e agricoltura, Marco Remaschi, incontra le associazioni del settore e i cacciatori della provincia.
L’appuntamento è in programma giovedì 3 dicembre (dalle 21) al circolo Arci di via Primo Maggio a Margine Coperta: è l’unica assemblea pubblica organizzata sul territorio pistoiese sul tema del “futuro delle politiche venatorie in Toscana”.
Promossa dall’amministrazione comunale di Massa Cozzile, la serata vedrà la presenza anche di Federica Fratoni, assessore all’ambiente della Regione, oltre che di sindaci e amministratori locali. Ma i veri protagonisti saranno i cacciatori e le associazioni venatorie che operano nell’Ambito Territoriale di Caccia 16 di Pistoia.
“In tutta la provincia ci sono tante sensibilità interessate al rinnovo del piano faunistico entrato in vigore nel 2012, che rientra nel piano regionale agricolo e forestale – spiega l’assessore all’ambiente di Massa Cozzile, Massimo Damiani – nell’incontro della prossima settimana non parleremo solo della caccia in senso stretto, di ungulati (capriolo, cinghiale, cervo, ndr), selvaggina da pelo (lepri e conigli, ndr) e uccelli, ma anche delle questioni relative al Padule di Fucecchio, alla tutela dell’ambiente in genere, ai danni subiti dall’agricoltura, ai divieti imposti. I presenti potranno rivolgere richieste e domande all’assessore Remaschi, portando a conoscenza preoccupazioni e criticità riscontrate nella loro attività”.
La programmazione faunistico e venatoria regola l’attività di caccia e fissa numerosi dati, come la superficie agricola e forestale della provincia (84.270 metri quadrati) e quella destinata alla caccia programmata (65.103 metri quadrati). Indica poi riserve e aree protette, le oasi e zone di protezione, le zone di rispetto venatorio, di ripopolamento e cattura, e quelle dove è in vigore il divieto assoluto di caccia.
Vengono elencati il numero di cacciatori autorizzati e la tipologia di specie da cacciare (viene effettuato un censimento e monitoraggio degli animali con obiettivo la loro tutela e la prevenzione degli “squilibri” faunistici), oltre alle linee guida per gli indennizzi e i risarcimenti agli agricoltori che subiscono danni alle proprie colture, e per la tutela e il ripristino degli habitat naturali.
Ci sono termini e modalità, e il calendario venatorio da rispettare. Un insieme di criteri e orientamenti che definiscono la materia a livello regionale e provinciale. E che interessano un gran numero di appassionati che cacciano tra il Padule di Fucecchio e i nostri boschi.
( 27 novembre 2015 )
Fonte: IlTirreno – Montecatini Terme