L’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) ha commentato l’avvio previsto per domani, giovedì 3 gennaio 2019, della caccia di selezione a caprioli e daini in provincia di Savona. La nota dell’associazione animalista è polemica come sempre. Ecco cosa si può leggere in questo comunicato: “Continuerà ancora per tutto il mese di gennaio la caccia al cinghiale, dopo che i conti degli abbattimenti effettuati finora hanno dato lo stesso risultato di tutti gli anni scorsi: nei mesi precedenti gli “sportivi” non sono riusciti ad abbattere il contingente loro assegnato, 3376 contro 9350, uno su tre; accade da sempre così.
Si fanno fare i censimenti ai cacciatori su porzioni limitate di territorio e si tirano fuori i numeri presunti, ma molto presunti, del totale sull’intero territorio; si stabilisce una percentuale da abbattere e si ottiene il numero del “morituri” annuali; questo numero non viene mai raggiunto neppure nella prima parte della stagione venatoria e quindi tutti gli anni, ma proprio tutti, si proroga la caccia al mese di gennaio grazie alla legge colabrodo; contenti tutti, politici, amministratori, cacciatori ed agricoltori; ed il sistema vale più o meno anche per daini e caprioli.
Ma quanti sono davvero i cinghiali, i daini ed i caprioli? Non lo sapremo mai, fino a quando non si comincerà a fare i censimenti utilizzando metodi attendibili offerti dalla moderna tecnologia (droni, sistemi ad infrarossi, etc.); l’avviso della Protezione Animali savonese è che di ungulati, comunque presenti in provincia in buon numero, ce ne siano molti meno di quanti se ne voglia far credere; ne è prova la progressiva riduzione dei danni arrecati all’agricoltura, anche se le organizzazioni contadine spiegano – ma non convincono – che i loro associati, sfiduciati dalla burocrazia e dai ritardi dei rimborsi, non li denunciano più”.