Come reso noto dalla Confederazione Cacciatori Toscani, il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana ha rigettato il ricorso dell’URCA sulla caccia di selezione al capriolo, dando quindi ragione alla Regione. La vecchia delibera è quindi valida e la stessa CCT ha reso noto che ci saranno aggiornamenti sulla questione. L’URCA aveva chiesto la sospensione dell’efficacia della delibera della Giunta Regionale numero 633 del 2018 e la Legge Obiettivo sugli ungulati.
Ecco cosa si legge nella sentenza dei giudici del TAR: “Rilevato che, ad un primo sommario esame, il ricorso non risulta assistito da sufficiente fumus boni iuris, poiché le caratteristiche delle singole zone e la distinzione tra aree vocate e non sono state tenute presenti dall’amministrazione nella determinazione della entità numerica e qualitativa del prelievo per ciascuna delle 540 unità di gestione – avvenuta in conformità al parere ISPRA e non contestata nel presente giudizio – mentre la deroga regionale, rispetto al parere ISPRA, relativa alla tempistica di esecuzione del prelievo, appare corredata da parte dell’Amministrazione di apparato motivazionale adeguato“.
L’ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti. Come rilevato dall’associazione venatoria, l’impressione immediata è che l’argomento non terminerà con questa pronuncia e ci saranno novità nelle prossime settimane.