Il Tar della Toscana sezione seconda con decreto. N. 00483/2018 REG.PROV.CAU.N. 01127/2018 REG.RIC. ha decretato la sospensione del prelievo in caccia di selezione di femmine e piccoli di Capriolo di cui alla deliberazione della Giunta Regionale Toscana n° 633 dell’ 11.06.2018. La sospensiva, con effetto immediato, blocca pertanto il prelievo in caccia di selezione di femmine e piccoli di Capriolo in quanto il Giudice Monocratico ha applicato il principio di cautela in attesa della discussione di merito prevista per il giorno 11 settembre.
La sospensiva giunge a seguito del ricorso presentato da parte di URCA Nazionale, associazione ambientalista e trasversale, che ha deciso di impugnare la delibera approvata in giugno dalla Giunta Regionale Toscana che a suo tempo aveva raccolto alcune riserve per la mancata concertazione con le associazioni venatorie e per alcune criticità nel merito dei contenuti. In particolare si rileva, una mancata distinzione tra il prelievo in area vocata alla specie, fortemente ancorato a principi conservativi, da quello che si deve svolgere in area non vocata, dove il principio della conservazione deve necessariamente trovare il giusto, quanto necessario equilibrio con le esigenze di tutela delle produzioni agricole e con la prevenzione dei danni.
Una maggiore definizione territoriale per l’articolazione del prelievo avrebbe probabilmente evitato una situazione di forte incertezza e contenzioso come quella che si sta verificando in queste ore. La parola ora passa alla Regione Toscana che ha il compito di trovare le necessarie ed urgenti soluzioni da mettere in campo per superare una situazione che mette in conflitto, e nell’ incertezza del diritto, larga parte del mondo venatorio, le ragioni degli agricoltori per la salvaguardia delle produzioni agricole e l’operato degli Ambiti Territoriali di Caccia. Pertanto è quanto mai urgente ristabilire le condizioni per un confronto preventivo con tutti i soggetti interessati, così come da tempo richiesto dalla Confederazione Cacciatori Toscani.