Caccia nell’Oltrepò Pavese: Alcune esperienze mettono il cacciatore in contatto con una natura selvaggia e confortante, tutta da vivere ed assaporare; si tratta di avventure che non si dimenticano facilmente e per viverle sarà sufficiente visitare la suggestiva valle Staffora.
Spesso sono i piccoli comuni appartati, isolati e silenziosi quelli che godono di maggior fascino, alchimia indimenticabile di sport e natura, storia e tradizioni. E’ il caso del Comune di Santa Margherita di Staffora, e delle sue periferie, abbracciato dall’Appennino e dalla suggestiva valle Staffora, nel meraviglioso Oltrepò Pavese.
E’ proprio nei pressi della valle del Torrente Staffora che ha deciso di nascere l’azienda faunistica venatoria dei Cegni, una bella riserva di caccia, che offre a chi la raggiunge una varietà di paesaggi sorprendenti a 800 metri sul livello del mare. Prati e zone coltivate daranno il benvenuto, animate da piccole e grandi vigne e cantine che producono un delizioso vino e che presto lasciano spazio al bosco di carpino nero e bianco, di rovere e faggio, di acero e castagno, nel quale non manca il nocciolo ed il pino nero.
Si tratta di un ambiente profumato e misterioso, abitato da meravigliosi selvatici, ricco di funghi ma anche di tartufi. E’ la volta poi dei pascoli perenni e naturali, frequentati soprattutto durante i mesi estivi da mandrie di bovini.
A mettere fine alla riserva ci pensa l’antica Via del Sale, che un tempo fu di collegamento con il mar Ligure e che a tutt’oggi non ha perso la sua importanza ed il suo fascino. Ospiti dell’ azienda faunistica venatoria dei Cegni si potrà dar la caccia a una varietà sorprendente di volatili e ungulati. E’ di casa la pernice rossa che nidifica nei coltivi e negli aridi calanchi, intelligente e sagace tanto che per darle la caccia il cacciatore deve essere accompagnato da un segugio a cinque stelle.
L’azienda venatoria è casa della starna, che vive a fondo valle, in ambiente aperto, che abita piacevolmente le piccole vigne ma anche i prati incolti. Non manca nemmeno il fagiano, che vive i boschetti poco distante dai torrenti Staffora e Boscarola e la beccaccia, regina dei boschi di latifoglie e pini: un ambiente perfetto per il selvatico, ricco di un sottobosco umido con la presenza durante i mesi caldi, di bestiame allo stato brado. E’ soprattutto durante i mesi estivi che si possono incontrare affascinanti migratori al passo quali tordi o cesene.
La zona è anche ideale per la vita della lepre, selvatico pregiatissimo, o per il cinghiale, che da sempre sfida con la sua intelligenza l’uomo e le sue armi. Si potrà cacciare nei periodi consentiti il capriolo e non manca nemmeno la presenza della volpe, del lupo e del daino.
Insomma un ecosistema ricco quello offerto dall’ azienda faunistica venatoria dei Cegni, tutto a disposizione dei cacciatori che lo raggiungono. La caccia all’interno della riserva è di norma praticata con il sostengono del cane da ferma specie per quel che riguarda la pernice rossa, o del cane da cerca.
Non di rado si organizzano interessanti battute di caccia all’inglese, che regala la possibilità al cacciatore di mettersi a confronto con animali velocissimi e dotati di un’intelligenza sorprendente. All’interno della riserva si può praticare inoltre la caccia di selezione da altana o alla cerca. Solo agli esperti è invece dedicata la possibilità di organizzare la caccia con l’arco ospiti di boschi ad alta quota.
Qualunque sia la tecnica prescelta, di norma l’apertura della caccia è fissata all’alba e offre la possibilità al cacciatore di vivere una giornata a contatto con la natura che assaporerà senza intermediari.
Conclusa l’esperienza di caccia, l’azienda venatoria offre inoltre la possibilità di rigenerarsi con un’ottima cucina ospiti dell’hotel convenzionato, all’interno del quale si potrà anche godere di percorsi wellness con tanto di piscina con idromassaggio, sauna, bagno turco e centro benessere.