E’ scontro a Montecitorio sulla caccia e resta caldo il dibattito sulle norme inserite nel ddl comunitaria durante il passaggio in Senato dove, tra le polemiche, si è cancellato il limite temporale previsto attualmente (cioè dalla terza domenica di settembre alla fine di gennaio).
Sul tavolo c’è una proposta di “mediazione” presentata dal relatore in commissione Agricoltura, Isidoro Gottardo (Pdl), secondo cui la scelta sul periodo per l’esercizio venatorio verrebbe in capo alle Regioni con però un parere vincolante dell’Ispra. Nel braccio di ferro in corso, tuttavia, si inserisce l’opposizione che punta all’ipotesi dello stralcio della norma inserita a Palazzo Madama.
Secondo il testo presentato da Gottardo, l’esercizio venatorio “è vietato per ogni signola specie durante il ritorno al luogo di nidificazione e durante il periodo della nidificazione e le fasi della riproduzione e della dipendenza degli uccelli”, le Regioni però “possono modificare” questi termini “in relazione a specie determinate” purché acquisiscano “il vincolante parere” dell’Ispra. Una soluzione che però per ora sembra non mettere d’accordo i gruppi. Il Carroccio vedrebbe con favore il ruolo delle Regioni ma frena sul parere dell’Ispra.
“Io mantengo il mio emendamento e ritengo si debba trovare un accordo”, si è limitato a dire il relatore. L’appuntamento è rinviato ad una nuova riunione della commissione Agricoltura nel primo pomeriggio.
Sul ddl comunitaria (che è all’esame della commissione Politiche Ue di Montecitorio) le commissioni chiamate ad esprimere un parere votano anche proposte emendative che riguardano le materie di cui si occupano: nello specifico la commissione Agricoltura per quanto riguarda la caccia.
Fonte: Virgilio