Il fatto che se ne parli ancora in termini così entusiastici e che siano passati ben dodici anni da quel momento conferma la bontà dell’intuizione. Gli incontri si sono moltiplicati e il bilancio è stato proficuo, soprattutto se si guarda all’offerta di carne di selvaggina nei vari menù preparati appositamente dagli chef stellati e non solo. Il team organizzatore della provincia lombarda e di quella veneta hanno espresso piena soddisfazione per i risultati raggiunti in questo 2016: come si può leggere nella nota ufficiale dell’ANUU, è stato interpretato in modo positivo il messaggio ormai acquisito sul territorio e nelle riviste venatorie e gastronomiche.
“Caccia in cucina” ha comunque una programmazione molto particolare e questo pranzo conclusivo è stato organizzato una settimana dopo l’ultimo giorno previsto dal programma (il 28 febbraio scorso per la precisione). In effetti, molte province della Lombardia hanno deciso di inserire altre date interessanti in calendario, come avvenuto anche nelle edizioni passate. L’inaugurazione risale al 22 febbraio scorso, quando la Società del Giardino di Milano ha ospitato un buffet ricco e variegato, con salumi e formaggi lombardi, patè e marbrè di selvaggina e tanti altri piatti molto freschi e di qualità.
L’adesione di locali e ristoranti è stata convinta: il fatto che siano presenti agriturismi e trattorie permette di beneficiare ancora di alcuni appuntamenti, visto che il programma è definito fino al prossimo 20 marzo. Il punto di riferimento per avere maggiori dettagli e l’ASCOM (Associazione Esercenti e Commercianti della Provincia di Bergamo), con 26 ristoranti bergamaschi che hanno aderito. In particolare, tra le ricette più interessanti figurano le trofiette alla lepre tartufate , i cosciotti di cervo al Valcalepio, il capriolo in salmì, le farfalle al ragù di lepre e il filetto di cervo al vino rosso.