“Caccia in cucina” è ormai giunta alla sua quattordicesima edizione: si tratta dei sette giorni dedicati in Lombardia alla gastronomia venatoria e promossa sin dall’inizio dalla Delegazione CIC Italia, il Consiglio Internazionale della Caccia e della Salvaguardia della Fauna. L’evento inaugurale risale allo scorso 22 febbraio. La Società del Giardino di Milano ha ospitato un menù ricco e variegato: si è cominciato con un buffet ricchissimo e impreziosito da salumi e formaggi tipici della Lombardia, con l’ideale accompagnamento rappresentato dai patè e dai marbrè di selvaggina. Gli chef del ristorante “Da Vittorio” hanno garantito qualità e freschezza di tutti questi piatti.
L’evento inaugurale ha permesso ai partecipanti di assaporare anche il germano reale e il capriolo, preparati con i paccheri e la polenta di Bergamo, altre delizie raffinate e gustose. I vini rossi e gli spumanti sono stati abbinati in maniera altrettanto efficace. Molti sono stati i locali che hanno deciso di aderire in tutta la regione, non solo ristoranti rinomati ma anche agriturismi e trattorie e il programma è stato definito fino al prossimo 20 marzo dall’Associazione Esercenti e Commercianti della Provincia di Bergamo (ASCOM). L’obiettivo di questa edizione, ancora una volta di più, è quello di valorizzare il più possibile il cibo legato alle tradizioni della cucina locale.
Il successo che sta ottenendo “Caccia in cucina” in questi primi giorni è la testimonianza del fatto che si vogliono riscoprire a fondo le preparazioni a base di selvaggina, con un pubblico che non è rappresentato esclusivamente da cacciatori: d’altronde, anche gli chef televisivi più famosi stanno dimostrando un forte interesse nei confronti della selvaggina in tavola, con ricette sempre più ricercate. Questa riscoperta viene giudicata in maniera positiva, in particolare perché la stessa selvaggina è un prodotto sano della terra come tutti quelli che si possono trovare nelle tavole italiane, inoltre consente di non dimenticare i sapori tipici delle origini contadine, senza dimenticare la consapevolezza dell’importanza che riveste la fauna selvatica per quel che riguarda le risorse delle economie rurali, da far rinascere proprio attraverso la cucina.
La settimana di “Caccia in cucina” è terminata il 28 febbraio scorso, ma diverse province lombarde hanno deciso di aggiungere altre date, come avviene spesso per questo programma locale. La conclusione ufficiale dell’evento sarà invece affidata al pranzo di domenica 6 marzo presso il ristorante “Aquila d’oro” di Brescia: l’ANUU provinciale ha organizzato il tutto, confermando il suo interesse nei confronti dell’iniziativa, ormai non più una scommessa come quando venne lanciata quattordici anni fa.