A tagliare il nastro, sabato mattina, del più grande appuntamento fieristico del panorama venatorio è stato il sottosegretario alla Giustizia, On. Jacopo Morrone, che ai microfoni di Agrilinea ha ribadito l’urgenza di “ridare alla caccia il valore e la centralità che si merita nell’azione di Governo.” “La caccia è prima di tutto una tradizione da custodire e tramandare” – ha sottolineato l’On. Morrone – “per farlo, occorrono strumenti e azioni incentivanti che suscitino l’interesse delle giovani generazioni. Dobbiamo essere consapevoli del prezioso contributo che i cacciatori portano all’ambiente, all’ecosistema e alla fauna selvatica. Per anni buona parte della politica li ha bistrattati ma non dobbiamo mai dimenticarci che svolgono una funzione determinante per il mantenimento dell’equilibrio faunistico regionale.
La caccia è prima di tutto salvaguardia della biodiversità e controllo delle specie. Chi, nell’esercizio dell’attività venatoria, non rispetta le regole e vive nell’illegalità non può essere tollerato.” Ospite nel pomeriggio della trasmissione di Agrilinea incentrata sul ruolo della caccia in Emilia Romagna e sui contenuti del Piano Faunistico Venatorio 2018-2023 è stato invece il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, che ha messo in luce le “deficienze del piano e l’insufficienza degli strumenti di programmazione e gestione di alcune specie”.
Pompignoli ha poi sollecitato i vertici regionali, presenti in trasmissione, “a mettere mano alla legge regionale (n°8 del 1994) perché obsoleta rispetto al quadro territoriale e all’evoluzione del panorama venatorio emiliano romagnolo.” L’appello del consigliere regionale è stato condiviso dalla maggioranza e dai tecnici dell’Assessorato. “Non c’è più tempo” – sottolinea Pompignoli – “questa Giunta avrebbe dovuto mettere mano alla norma prima dell’approvazione del Piano e non dopo.
A questo punto, vista la curiosa inversione dei lavori, mi auguro che si proceda alla svelta e che la Regione si interfacci preventivamente con le associazioni di categoria e le forze di opposizione per revisionare nel migliore dei modi una legge che ha urgenza di essere rivista e calibrata sull’evoluzione della densità venatoria e, soprattutto, sulle istanze dei cacciatori.”