Il Setter Inglese viene considerata la razza nata per la caccia, per la sua innata predisposizione in ambito venatorio. Alcuni ritengono che il Setter inglese sia il più bello e il più affascinante tra tutti cani da ferma. Duarnte el battute di caccia sa sempre distinguersi.
Il setter inglese appartiene, insieme ai suoi più noti cugini setter irlandesi e scozzesi, al gruppo 7 dei cani da ferma, il quale mette insieme tutti quei cani da caccia in grado di individuare la preda e di indicarne la posizione al cacciatore, puntandola con il muso o con particolari posture.
Il setter inglese si differenzia dal setter irlandese e dal setter gordon per il suo caratteristico pelo lungo, bianco e setoso, anche se di questa razza ne esistono tre varietà (lemon, blue e liver belton), distinte ulteriormente per le diverse colorazioni delle macchiettature (marrone-arancio).
Il Setter inglese è uno specialista nel suo campo, poiché viene impiegato per cercare silenziosamente, trovare e puntare la selvaggina da piuma come la pernice o il fagiano.
Il setter inglese è stato originariamento selezionato da Edward Laverack, un calzolaio inglese della prima metà dell’Ottocento il quale, in seguito ad un’improvvisa fortuna in denaro, decise di dedicarsi completamente alla sua vera passione, ossia i cani da caccia. Dopo una lunga serie di incroci e di selezioni compiute nel suo allevamento del Westmoorland, Laverack riuscì nel 1825 a fissare i caratteri distintivi di questa razza.
I suoi cani divennero ben presto famosi non solo in patria, ma anche in tutta Europa e Stati Uniti. Un altro grande allevatore di setter inglesi fu Purcell Liewellin il quale, incrociando sangue gordon con sangue irlandese e con la razza di Laverack, riuscì ad ottenere un proprio ceppo di setter, ques’ultimo selezionato espressamente per la caccia in pianura.
Gli inglesi chiamarono questa razza Setter (da to seat, stare seduti) poiché quando è in ferma, il cane assume una posizione quasi seduta, sfiorando il terreno e inclinando lievemente la parte posteriore del corpo. Nel nostro paese, i primi setter vennero importati verso la fine dell’Ottocento ed ebbero subito un enorme successo, che ancora oggi si riscontra, poiché l’Italia è considerata uno dei maggiori paesi in cui viene allevato questo splendido cane dall’elegante portamento.
Di taglia medio-grande, il setter inglese ha un’altezza media al garrese di 60 cm nei maschi e di 56 cm nelle femmine, mentre il peso può raggiungere i 30 kg nei maschi e i 28 kg nelle femmine. Il cranio è prporzionato al muso, il tartufo è nero o marrone scuro e gli occhi color nocciola scuro sono grandi, dolci, ed esprimono intensa vivacità.
Le orecchie hanno attaccatura bassa e sono di lunghezza equilibrata, pendenti e accostate alle guance. Il tronco si presenta medio-lungo con la schiena corta e dritta, la coda inserita alta, grossa e robusta alla radice, di lunghezza media, incurvata a falce rovesciata e con bella frangia. Gli arti anteriori sono robusti e muscolosi, mentre quelli posteriori sono in completo appiombo; le articolazioni del ginocchio hanno una buona angolatura ed i piedi sono ovali con dita ben ravvicinate. Il pelo, così come già accennato, è piuttosto lungo, ondulato e setoso dalla parte posteriore della testa fino all’altezza delle orecchie, mentre è raso sulla testa (orecchie escluse), sul margine anteriore e sulle facce laterali degli arti anteriori, quest’ultimi ben frangiati come la coda.
Il setter inglese, considerato come l’essenza del cane da caccia per la sua innata predisposizione venatoria, si presta tuttavia ad essere anche un ottimo cane da compagnia. Molto affettuoso e per sua natura molto tranquillo, il setter riesce a creare un fortissimo legame con le persone che se ne occupano. Molto agile, veloce e instancabile, il setter inglese è di indole pacata e sensibile, prestandosi facilmente in un cane da compagnia da tenere anche in casa.
Nelle attività venatorie il setter inglese mostra il meglio di se: uno straordinario olfatto attraverso il quale riesce sia a fiutare l’odore della selvaggina anche dopo parecchio tempo dal suo passaggio, sia a mettersi sulla traccia giusta senza perderla mai. Durante la battuta di caccia tiene sempre il muso rivolto nella corrente di vento per senitre l’odore del selvatico ed è un vero spettacolo ammirarlo mentre corre velocemente e d’improvviso si arresta nel momento in cui individua la preda, assumendo la tipica posa dei grandi felini prima di un agguato.
Il Setter Inglese è in grado di adattarsi a ogni tipo di terreno, dimostrando una grande abilità sia sui semplici terreni pianeggianti che su quelli collinari o negli acquitrini. Se addestrati secondo le regole tedesche per utilizzarli sia prima che dopo lo sparo, i setter inglesi sono anche ottimi cani da acqua, anche se occorre considerare che durante la stagione fredda sarebbe meglio non farli immergere, poichè sono privi del sottopelo che li possa proteggere.
Le regole principali da tenere a mente per la sua educazione e conduzione si possono sintetizzare in un solo concetto: non bisogna mai usare la costrizione per imporre il lavoro e farlo sentire un obbligo. L’addestramento, secondo alcuni esperti, deve eserre al contrario spontaneo.
Ciò che il setter non deve mai dimenticare è la ferma assoluta (il cosiddetto down), a qualsiasi distanza, attraverso segnali uditivi e visivi. Non si deve mai distrarre quando sente le emanazioni delle orme o del terreno, ma occorre educarlo in modo tale da seguire sempre l’aria in direzione del vento.
Il setter mantiene sempre il contatto visivo col padrone, girandosi in continuazione verso di lui quando è in cerca. Il Setter Inlgese ha, inoltre, la caratteristica comune a tutti i nostri amici/e a quattro zampe: è desideroso di essere trattato con affetto, intelligenza e molta calma.
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