Coldiretti Marche, in vista dell’approdo in II Commissione regionale della proposta di legge sulla caccia, commenta la recente sentenza del Tar delle Marche riguardante il Piano di Controllo del Cinghiale 2018-2023. Sebbene il Piano sia stato ritenuto valido, la braccata con almeno due cani è stata esclusa come tecnica di selezione, limitando le squadre a un solo cane. Coldiretti sostiene che la giustizia amministrativa richiede una maggiore attenzione al nuovo Piano di Controllo e alla proposta di legge, sottolineando l’importanza di una riforma degli Atc.
L’organizzazione agricola propone un controllo annuale e responsabilizzazione delle squadre per raggiungere gli obiettivi di abbattimento e ripristinare l’equilibrio ambientale. Coldiretti Marche, da tempo, sollecita un regolamento unico per gli Ambiti Territoriali di Caccia, criticando le gestioni passate evidenziate dai commissariamenti dell’Atc Ancona 2 e, in precedenza, dell’Atc Pesaro 1.
Coldiretti sottolinea i danni agricoli causati dal sovrannumero di ungulati, attribuendo il 75% dei danni all’agricoltura ai cinghiali. Questi danni hanno portato all’abbandono di colture cruciali e redditizie, come il pisello proteico, il mais da polenta e il girasole. L’organizzazione evidenzia anche la pericolosità della presenza dei cinghiali sulle strade, citando 11 incidenti gravi nelle Marche secondo l’Osservatorio Asaps.