Senatore Valerio Carrara: “Come qualsiasi attivita’ anche quella venatoria comporta dei rischi soprattutto nell’uso e nel maneggio delle armi e delle munizioni. Non possono ritenersi collegati alla caccia atti sconsiderati che vedono nell’utilizzo delle armi da caccia lo strumento del delitto”.
Roma, 3 feb – ”Praticare la propria passione nel rispetto della legge e dei comportamenti che la regolano caratterizzano il modello e lo stile che la stragrande maggioranza dei cacciatori italiani applica costantemente.
Comportamenti non conformi non sono quindi la regola bensi’ una marginale e limitata eccezione sopratutto se commessi da bracconieri che nulla hanno a che vedere con i cacciatori.
Come qualsiasi attivita’ anche quella venatoria comporta dei rischi soprattutto nell’uso e nel maneggio delle armi e delle munizioni. Non possono ritenersi collegati alla caccia atti sconsiderati che vedono nell’utilizzo delle armi da caccia lo strumento del delitto”.
E’ quanto sostenuto dal Senatore Valerio Carrara a margine della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Madama da parte dell’Associazione Vittime della Caccia.
”Rispedisco al mittente qualsiasi strumentalizzazione volta a screditare la caccia ed i cacciatori, categoria alla quale mi onoro di appartenere.
Tutti gli aspiranti cacciatori – conclude il Senatore Carrara- per conseguire la licenza d’armi sostengono un esame tra le cui materie vi e’ la conoscenza delle regole, dei comportamenti e del maneggio delle armi da fuoco che debbono puntualmente mettere in atto nell’esplicitare l’attivita’ venatoria.
Si metta fine al linciaggio morale di una categoria che ha il primato di avere la fedina penale pulita”.
Fonte: ASCA