Caccia. Il Parco Locale di Interesse Sovracomunale del Roccolo si estende per 1595 ettari (circa 16 Kmq ) nella provincia di Milano, a cavallo tra i comuni di Arluno, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Nerviano e Parabiago, ed è collocato geograficamente nell’alta Pianura Padana, a nord-ovest del capoluogo milanese; ma l’area parco sembra essere comunque troppo stretta per una convivenza pacifica tra cacciatori e frequentatori.
E l’argomento torna in auge proprio nel periodo di apertura della caccia. Sembra infatti che alcuni cittadini canegratesi hanno lamentato spari troppo vicini alle abitazioni ed il ritrovamento di pallini presumibilmente riconducibili a cartucce da caccia. La presenza di persone armate, poi, ha allarmato i genitori che frequentano l’area verde con i propri bambini.
Ma non tarda ad arrivare la smentita dei cacciatori: non c’è stata alcuna denuncia a Canegrate verso i cacciatori, i pallini ritrovati non appartengono ad alcuna delle armi da loro utilizzate e la loro attività è regolata da norme rigide. “Basta demonizzare un’intera categoria – chiedono in coro i cacciatori -. Se qualcuno ha sbagliato ed è dimostrabile, che paghi il singolo, non tutti. Vogliamo il rispetto che riserviamo agli altri: siamo stanchi di sentirci insultati mentre pratichiamo la nostra attività anche perché siamo i primi a rispettare l’ambiente”.
La richiesta dei membri della sezione canegratese della Federazione Italiana della Caccia è semplice: una convivenza civile. E per conseguire questo obbiettivo propongono soluzioni concrete. “Vorremmo proporre un percorso alternativo per tutti i frequentatori del parco, lontano dalla nostra zona di addestramento – ha spiegato il presidente Walter Bigarella -. La zona adatta sarebbe quella verso Busto Garolfo, dove già sono presenti percorsi tracciati”. Per una maggiore sicurezza, poi, i cacciatori hanno ricordato che ogni martedì e venerdì l’attività venatoria è interdetta in tutta Italia.
“Vorremmo sottolineare che la nostra attività non si limita a cacciare selvaggina nei mesi tra settembre e gennaio – ha concluso Bigarella -, ma come Federazione lavoriamo concretamente tutto l’anno a favore del parco, abbeverando gli animali, facendo la pulizia del bosco, piantumando alberi… non siamo dei delinquenti”. E l’ultima attività della sezione canegratese ha riguardato il rinnovo del locale di via Manzoni. Con un investimento di circa 3mila euro (di cui il 90% a carico della società e il 10% a carico del Comune), i cacciatori hanno lavorato per rinnovare pavimento, intonaco, tetto, impianto elettrico e maniglioni antipanico della struttura.
( 28 ottobre 2015 )
Fonte: LegnanoNews