Caccia in Campania: le Associazioni Venatorie rilevano nuovi elementi che inficiano la possibilità di ripristinare la mobilità venatoria regionale: “Piove sul bagnato!”.
Le Associazioni Venatorie Regionali Federcaccia, Liberacaccia, Arcicaccia, Enalcaccia, Anuu, Eps, Italcaccia, durante la loro azione di pressione nei confronti della Regione Campania al fine di far approvare un emendamento che sbloccasse la mobilità venatoria a livello regionale, hanno dovuto prendere atto delle sopraggiunte Osservazioni sulla legge 26/2012 da parte del Dipartimento Affari Regionali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tali osservazioni sono relative agli articoli 5,9,10,16,20,21,24 e, dulcis in fundo, l’articolo 36. Le osservazioni evidenziano la non conformità di tali articoli alla legge quadro nazionale 157/92. Le Associazioni Venatorie della Campania hanno già attivato gli uffici legali per contrastare l’eventualità di un ulteriore differimento della mobilità su tutto il territorio regionale e per contrastare il tentativo di inficiare tutto quanto di positivo era venuto dalla nuova legge sull’attività venatoria in Campania.
Resta comunque aperto e attivo il canale di collaborazione con i Consiglieri Regionali della Campania ed, in particolare, con i Consiglieri della VIII Commissione Consiliare. Le Associazioni Venatorie stanno anche valutando azioni a difesa della caccia e dei cacciatori ancora più drastiche, con azioni legali ufficiali che mirino alla tutela del sacrosanto e legittimo diritto dei cacciatori all’esercizio dell’attività venatoria in Campania.
Nel frattempo, non si dimentica, purtroppo, i problemi relativi all’impossibilità di esercizio dell’attività venatoria nelle aree SIC, ZPS, ecc., a causa della tardiva richiesta del Parere V.I.A. per il Calendario Venatorio da parte degli Uffici Regionali.
Anche relativamente a tale ulteriore spiacevole vicenda non tarderemo a chiedere conto nelle sedi opportune.
Federcaccia – Liberacaccia – Arcicaccia – Enalcaccia – Anuu – Eps – Italcaccia