Caccia: Brescia, Lega Nord replica agli inaccettabili tentativi di screditare cacciatori bresciani da parte degli animalisti della Lac con accuse mosse attraverso la stampa locale.
Detto questo come Lega Nord chiediamo pubblicamente a tutte le autorità competenti presenti sul territorio così come ai sindaci di vigilare affinché i presidi annunciati da parte della LAC presso il Colle S. Zeno così come qualsiasi altra azione di disturbo e di controllo siano trattati a norma di regolamento provinciale per quanto riguarda il coordinamento delle guardie venatorie volontarie e di legge per le azioni di disturbo all’attività venatorie (vedi L.R. 26/art. 51 comma 5 “Si applica la sanzione amministrativa da euro 206,58 a euro 619,75 per chi volontariamente procura disturbo all’esercizio venatorio anche avvalendosi di strumenti atti all’allontanamento della selvaggina; se l’attività di disturbo è commessa da agenti della vigilanza volontaria di cui al comma 5 dell’art.48, la sanzione è raddoppiata.”)
Chiediamo inoltre a tutti i cacciatori di non esitare a segnalare alle forze dell’ordine anche tramite le proprie associazioni venatorie in forma dettagliata e capillare eventuali azioni che si ritengano illegittime ed illegali effettuate da qualsiasi “cittadino” durante lo svolgimento della pratica venatoria. L’attività venatoria, espressione della cultura rurale e patrimonio di conoscenze, usi, costumi ed economia dei nostri territori sarà difesa con tutti i mezzi e come Lega Nord non accetteremo mai che per ideologia, verità distorte e per falso moralismo da parte di cittadini, associazioni o legislatori metropolitani sia messa in discussione.
14 ottobre 2013
Marco Bassolini
Responsabile Nazionale Caccia
Lega Nord Lega Lombarda