A Salò (BS) l’ex ministro Gelmini si schiera dalla parte dei cacciatori contro la collega Brambilla: “Ha monopolizzato il tema della caccia, parlandone in maniera del tutto sbagliata”.
Nei giorni scorsi Mariastella Gelmini ha ripreso la sua marcia politica tra i bresciani e per l’occasione ha scelto l’alto lago di Garda, Salò, in provincia di Brescia. L’ex ministro, alla presenza di Alessandro Mattinzoli, Vanni Ligasacchi e Alberto Cavalli, ha aperto la sfida a Michela Brambilla.
“Purtroppo una ex collega come la Brambilla – ha detto – ha monopolizzato il tema della caccia, parlandone in maniera del tutto sbagliata e dimostrando di non conoscere affatto il mondo venatorio. Fino a oggi la scelta è stata quella di evitare dispute tra donne. Ma ho fatto sapere al presidente Berlusconi che la misura è colma. Lei può avere una visione ambientalista, senza che questa scelta debba comportare un attacco diretto al mondo dei cacciatori. E se le offese dovessero continuare, allora la cosa non passerebbe più. Tutto il Pdl la pensa come me ed è vicino ai cacciatori e alle tradizioni che rappresentano”.
Con la promessa di un intervento a livello istituzionale per sensibilizzare Roberto Formigoni sulla questione della caccia in deroga, la Gelmini ha dichiarato: “È un problema concreto da affrontare con la Regione e io tornerò in prima fila con Vanni Ligasacchi. Non voglio fare facili promesse. Lavorare con un governo tecnico non è semplice. Farò un tentativo per inserire un emendamento in un decreto omnibus. Il Pdl non è ostile alla caccia. Lo dimostreremo con l’impegno e i fatti”.
23 settembre 2012
Fonte: L’Eco delle Valli