Caccia a Brescia: il Calendario Venatorio provinciale è stato impugnato dagli animalisti che accusano i cacciatori bresciani di praticare più di una tipologia di caccia.
I cacciatori bresciani pare che per questa Stagione Venatoria non debbano avere vita facile e così dopo il disinteresse per la Regione Lombardia alla questione della caccia in deroga, ora il Calendario Venatorio della Provincia di Brescia è stato impugnato dagli animalisti.
Ad impugnare il Calendario Venatorio bresciano è la LAC, Lega per l’Abolizione della Caccia, che ne contesta alcuni punti riguardanti le tipologie di caccia; secondo gli animalisti il documento conterrebbe delle violazioni e i cacciatori bresciani vengono accusati di pagare le tasse richieste per praticare una determinata tipologia di caccia ma a secondo ne praticherebbero poi anche altre.
A dare battaglia agli animalisti sulla questione è l’assessore provinciale alla caccia, Aurelio Guarneri, che smentisce le affermazioni della LAC considerandole “vere e proprie falsità” e si appresta ad agire di conseguenza al fine di evitare un’eventuale sospensiva da parte del TAR.
Procedendo in tal senso la strategia di Guarneri è quella di produrre la necessaria documentazione per motivare e garantire la correttezza del Calendario Venatorio provinciale in modo da evitare che il Tar dia ascolto solo alle motivazioni delle associazioni ambientaliste decretando una sospensiva cautelativa.
12 Ottobre 2012