Come riferito dalla Federcaccia provinciale di Brescia, a novembre ci sarà l’inaugurazione ufficiale del Centro di Lavorazione di Carne Selvaggina (abbreviato semplicemente in CLS) della città lombarda. I cacciatori formati avranno l’opportunità di vendere e far lavorare la carne dei capi abbattuti. I regolamenti europei indicano chiaramente che le persone che cacciano fauna selvatica, al fine di cedere o commercializzare le prede prelevate destinandole al consumo umano, devono disporre di sufficienti nozioni in materia di patologie, di produzione e trattamento della selvaggina e delle carni di selvaggina dopo la caccia.
Solo così si può eseguire un esame preliminare degli stessi soggetti predati sul posto, a garanzia della sicurezza degli alimenti ceduti e del consumatore finale. Il corso di cui si sta parlando si svolgerà proprio il prossimo mese in collaborazione con il Dipartimento Veterinario dell’ATS di Brescia.
Si tratta di due serate che prevedono la verifica delle nozioni assimilate tramite un test scritto e il conseguente rilascio dell’attestato. Tutti i soggetti abilitati alla caccia di selezione agli ungulati e alla caccia collettiva al cinghiale che hanno già seguito i corsi di FIDC Brescia tre anni fa dovranno seguire una sola serata (le date saranno presto rese note). La verifica sarà comunque necessaria anche per questi soggetti.