Ogni anno l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha il compito di approvare il piano provinciale. L’obiettivo è quello di riequilibrare la densità della popolazione degli ungulati, in modo da venire incontro alle necessità ecologiche e impedire che ci siano conseguenze negative per l’attività agricola e il bosco in rinnovamento.
La LAV ha criticato la decisione parlando di “regalie ai cacciatori alto-atestini”. Inoltre, gli animalisti hanno sottolineato come il prelievo sia di una violenza inaudita, dimenticando che ci sono due avalli, quello della Provincia di Bolzano e soprattutto quello dell’ISPRA su cui fanno tanto affidamento nelle loro battaglie. Non è stato precisato il numero esatto di cervi da cacciare, nei prossimi due mesi ci saranno degli aggiornamenti per quel che riguarda il Parco dello Stelvio e la situazione in divenire.