I cervi del Parco dello Stelvio hanno superato il livello di guardia, compromettendo l’equilibrio del loro habitat. Per questo la Provincia di Bolzano ne ha disposto l’abbattimento. Il piano di abbattimento, approvato dall’ISPRA, che dovrà ripristinare le densità ottimali, ha preso il via il 15 ottobre e terminerà il 16 dicembre come ricordato dall’Arci Caccia. Come ricordato dallo stesso ente locale, il programma riguarda le unità di gestione Media Venosta-Martello e Gomagoi-Tubre.
Ogni anno l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha il compito di approvare il piano provinciale. L’obiettivo è quello di riequilibrare la densità della popolazione degli ungulati, in modo da venire incontro alle necessità ecologiche e impedire che ci siano conseguenze negative per l’attività agricola e il bosco in rinnovamento.
La LAV ha criticato la decisione parlando di “regalie ai cacciatori alto-atestini”. Inoltre, gli animalisti hanno sottolineato come il prelievo sia di una violenza inaudita, dimenticando che ci sono due avalli, quello della Provincia di Bolzano e soprattutto quello dell’ISPRA su cui fanno tanto affidamento nelle loro battaglie. Non è stato precisato il numero esatto di cervi da cacciare, nei prossimi due mesi ci saranno degli aggiornamenti per quel che riguarda il Parco dello Stelvio e la situazione in divenire.