Caccia: Bologna, definite le zone rifugio per la prossima Stagione Venatoria 2014-2015.
Novantasei zone di rifugio approvate per la prossima stagione venatoria, a cui si aggiungono trenta zone di ripopolamento e cattura in corso di definizione. Questi ambiti protetti, con finalità prettamente faunistiche, sono presenti soprattutto in pianura, mentre nell’area montana sono privilegiate le aree di rispetto per consentire il prelievo degli ungulati.
Approvate anche quest’anno le zone di rifugio valide per la prossima stagione venatoria. La Giunta provinciale ha assunto la deliberazione il 3 luglio 2014 (n. 253 riportata al link sottostante), in tempo utile per consentire una adeguata tabellazione prima che inizino le attività propedeutiche alla caccia vera e propria, quali l’addestramento dei cani, che si potrà fare da domenica 17 agosto. Con un apposito atto (delibera n. 252/2014) si è provveduto altresì a revocare il regime di protezione per le zone che saranno aperte alla caccia, in modo da rimuovere in questo caso le tabelle che impedirebbero l’ingresso dei cacciatori.
Le zone di rifugio saranno quest’anno in tutta la provincia di Bologna ben 96, per quasi 13 mila ettari. A questi ambiti deputati alla sosta e alla riproduzione temporanea della fauna selvatica, si aggiungono – nell’atto della Provincia – le zone di ripopolamento e cattura per le quali è in corso la procedura di istituzione, di rinnovo o di modifica, per altri 30 istituti e quasi 11 mila ettari.
Poche le modifiche di questi ambiti protetti rispetto all’anno scorso: l’ambito territoriale di caccia che annovera il maggior numero di ambiti protetti rimane l’Atc BO1 con 55 zone di rifugio e 18 zone di ripopolamento; segue il BO2 con 35 rifugi e 10 ZRC; ultimo il BO3 con 6 zone di rifugio e 2 zone di ripopolamento e cattura. La diversità dei numeri tra gli Atc bolognesi si spiega con la presenza nei territori montani e collinari di altri ambiti protetti ben più consistenti per dimensioni, quali i Parchi regionali, le riserve naturali e le oasi di protezione della fauna. In tutta l’area appenninica di presenza degli ungulati, la scelta perseguita dall’Amministrazione provinciale, in questi ultimi anni, è stata infatti quella di trasformare il più possibile le zone a divieto assoluto di caccia in zone ove coesistono regimi di tutela, per determinate specie di fauna stanziale, accanto a pratiche venatorie ritenute di interesse prioritario come la caccia di selezione agli ungulati, compatibili con una protezione parziale ma ugualmente efficace degli animali selvatici. Per questi motivi molte zone di rifugio e quasi tutte le zone di ripopolamento e cattura della montagna sono diventate aree di rispetto gestite dagli Atc con questo duplice intento: la tutela della fauna “minore” (lepri, fagiani, starne, pernici) e la caccia a cinghiali, caprioli, cervi e daini per ricondurre la loro popolazione alle densità previste dal piano faunistico venatorio provinciale.
Di seguito i link ove è possibile visionare il testo integrale delle delibere della Giunta provinciale di Bologna e i relativi allegati:
Allegato 1 – Zone di ripopolamento e cattura da revocare;
Allegato 2 – Zone di rifugio da revocare;
Allegato A – Zone di rifugio istituite in territorio di caccia programmata;
( 21 luglio 2014 )
Provincia di Bologna