In questi giorni la Provincia di Bergamo sta predisponendo un nuovo Piano Faunistico Venatorio con il quale “l’Attività Venatoria viene salvaguardata”.
Dopo vari anni la Provincia di Bergamo sta nuovamente predisponendo un Piano Faunistico Venatorio considerato che i precedenti Piani sono stati annullati dal Tar sulla base di ricorsi del Wwf. Il nuovo Piano si adegua alle sentenze del Tribunale amministrativo senza penalizzare ulteriormente la caccia. Il Piano, elaborato dai tecnici del servizio Caccia e Pesca, è stato formalmente presentato nella seduta di Giunta di lunedì 7 gennaio prima dell’invio in Regione per l’approvazione della valutazione di incidenza sui siti di Rete Natura 2000. Alle ore 18.30, nel salone esami della sede della Provincia di via Fratelli Calvi, la presentazione del Piano ai presidenti delle associazioni venatorie provinciali, ai presidenti degli Atc e dei comprensori alpini.
Come cambia la caccia
Il nuovo Piano non prevede grandi trasformazioni per la pianura e i quattro tradizionali Comprensori alpini (Valle di Scalve, Borlezza, Valle Seriana e Valle Brembana), ci sarà un’estensione dell’Ambito territoriale di caccia Pianura e una zona alpi più estesa.
L’attuale Ambito Prealpino diventerà zona Alpi
Con il nuovo Piano, gran parte del territorio del Prealpino verrà trasformato in zona Alpi di circa 67.000 ettari dei quali 8.000 saranno destinati a protezione della fauna selvatica: percentualmente circa il 12% del territorio. Molto meno degli ettari voluti dal Wwf che avrebbero portato la percentuale di territorio vietato a circa il 24%. Per chi, già nel 2012 andava a caccia nel Prealpino, dal 2013 non cambierà nulla, ovvero non ci sarà la necessità di sostenere il colloquio di idoneità alla caccia vagante.
L’Oasi di Valpredina
Con il nuovo Piano, l’Oasi di Protezione Valpredina resterà alla superficie attuale (203 ettari di Tasp), nonostante il Wwf continui a chiedere che questa venga triplicata con la conseguente revoca di 27 appostamenti fissi.
I capanni
Con il nuovo Piano verranno revocati meno di 60 appostamenti fissi di caccia (capanni), molto pochi se confrontati ai 192 che sarebbero stati revocati se la Provincia di Bergamo avesse accolto quanto richiesto dal Wwf.
Le altre novità
Le novità introdotte dal nuovo Piano riguardano solo i territori oggi ricompresi nell’Atc Prealpino. I maggiori cambiamenti saranno la riduzione del calendario venatorio al 31 dicembre anziché al 31 gennaio, oppure la riduzione dell’arma a due colpi.
Riassumendo:
TERRITORIO VIETATO ALLA CACCIA (TASP) NEL C.A. PREALPI BERGAMASCHE
•nuovo Piano: 8.048 ha
•proposta WWF: circa 16.525 ha
CAPANNI
•autorizzati oggi: 3.210
•da revocare per WWF: circa 200
•da revocare secondo nuovo Piano: circa 50
( 8 gennaio 2013 )
Provincia di Bergamo