Nella provincia di Bergamo vengono riaperti i roccoli per la cattura degli uccelli, dopo che il TAR ne aveva sospeso l’attività agli inizi di novembre a seguito di un ricorso delle associazioni ambientaliste.
Nella tardo pomeriggio di ieri, 16 Novembre 2011, invece il TAR di Bergamo ha valutato la questione e ha deciso di respingere la richiesta di sospensiva cautelare del WWF e della LAC autorizzando quindi la riapertura dei roccoli orobici per la cattura di volatili da utilizzare come richiami vivi.
La Provincia, con un apposita delibera, aveva attivato 24 roccoli con un limite massimo di volatili da poter catturare fissato per 14.468 esemplari tenendosi quindi al di sotto del limite massimo di diciottomila esemplari fissato dalla legge regionale.
Agli inizi di novembre il Tribunale Amministrativo Regionale aveva sospeso la delibera cautelativamente in attesa di valutare congiuntamente la questione che interessava le province di Bergamo e Brescia.
Purtroppo il TAR non ha valutato positivamente entrambe le situazioni, nonostante le due delibere provinciali scaturissero dalla stessa legge regionale; infatti mentre per la Provincia di Bergamo la richiesta di sospensiva è stata bocciata, ciò non è accaduto per la Provincia di Brescia per la quale infatti è stato confermato il fermo dei roccoli.
Appena ricevuta la notizia della decisione del TAR gli addetti al Settore Caccia e Pesca della Provincia di Bergamo si sono immediatamente adoperati per informare i gestori dei roccoli orobici in modo che già dalle prime luci dell’alba di stamane potessero riprendere la loro attività.
La cattura degli esemplari volatili da utilizzare come richiami vivi nell’attività venatoria è autorizzata fino al 31 dicembre e riguarda le specie di Tordo Sassello e Cesena.