Polemica a Benevento sulle Zone di Ripopolamento e Cattura tra Federcaccia e Provincia; Ricciardi di Federcaccia Benevento: “Le inadempienze di gestione fanno capo solo alla Provincia”.
Ancora polemiche sulla questione delle zone di Ripopolamento e Cattura. Questa volta ad intervenire è Antonio Ricciardi di Federcaccia Benevento. “Dopo il perdurare del monologo dell’Assessore Aceto sui mancati interventi per le Zone di Ripopolamento e Cattura e le richiesta di chiarimento in merito alla gestione finanziaria dell’ATC di Benevento, relativamente alle richieste e commenti avanzate dall’Assessore in riferimento alle voci di Bilancio dell’ATC, – spiega Ricciardi – ritengo che dovrà essere il Comitato di Gestione a rispondere, ricordando, però, all’assessore Aceto che i Bilanci dell’ATC non sono una novità per lui, visto che sono stati approvati, oltre che dal Comitato di Gestione, dalla stessa Provincia, che li ha pubblicati anche sul proprio sito Web, ma quale Presidente Provinciale della Federcaccia non posso esimermi dal sottolineare che il tentativo dell’assessore Aceto di ribaltare la responsabilità sui mancati interventi per le Zone di Ripopolamento e Cattura e sui presunti contrasti tra le associazioni venatorie non può trovare ingresso alcuno”.
“L’Assessore, infatti, – evidenzia – cerca di ribaltare le responsabilità ed inadempienze gestionali che fanno capo esclusivamente alla Provincia e del suo assessorato in particolare, alle associazioni venatorie, ignorando, evidentemente, che ex lege, tali zone debbono essere gestite, sia sotto l’aspetto ambientale che faunistico esclusivamente dalla Provincia, anche se con possibilità di affidamento della gestione, previa sottoscrizione di apposita convenzione, alle Associazioni Venatorie. Ma tale convenzione ad oggi non è stata proposta, tant’è che con la Sua nota del 23.5.2012 prot. 7543, l’assessore Aceto aveva chiesto all’A.T.C. di Benevento da me presieduto, ‘di poter essere audito dal Comitato di Gestione per illustrare le proposte programmatiche’ che intendeva proporre per l’anno 2012, con ‘particolare riferimento ad ipotesi di pianificazione congiunta tra Provincia e ATC”.
“E’ accaduto, però, che in sede di incontro immediatamente fissato dall’ATC, l’assessore Aceto, anzicchè illustrare le proposte programmatiche, ha sottoposto una convenzione da sottoscrivere tra il suo assessorato e l’A.T.C. per una collaborazione nella pianificazione e gestione in materia faunistico-venatoria per il quinquennio 2012-2016 dove, per le attività di aggiornamento del piano e la redazione dei relativi regolamenti, era previsto l’affidamento ad un ipotizzato “Comitato Tecnico Scientifico” composto da persone specializzate nelle varie professioni i cui costi, ex art. 7 sarebbero gravati sulla Provincia e sull’ATC. A parte la circostanza che una cosa è fissare un incontro per illustrare le proposte programmatiche e ben altra cosa è giungere alla riunione con una convenzione già predisposta che si chiedeva di sottoscrivere, una tale convenzione assolutamente non poteva essere sottoscritta perché:
a)- l’Assessore Aceto avrebbe dovuto sapere, quale pubblico amministratore, che gli atti che impegnano una P.A. economicamente non possono essere sottoscritti dall?organo politico, ma debbono essere sottoscritti da quello gestionale (il Dirigente del Settore), per cui la convenzione che aveva chiesto di sottoscrivere, sarebbe stata radicalmente nulla;
b)- per le gravose obbligazioni assunte nei confronti dei componenti dell’ipotizzato “Comitato Tecnico Scientifico”, la Provincia non avrebbe potuto risponderne, ed all’impegno economico avrebbe dovuto far fronte il solo ATC;
c)- l’ATC avrebbe dovuto assumere un gravoso impegno economico per i successivi cinque anni senza una copertura finanziaria;
d)- l’avanzo di amministrazione dell’ATC non era di 632.908,92 ma di 125.748,23 come risulta dal Bilancio.
E’ evidente che si confonde artificiosamente la posta di bilancio “consistenza di cassa” con avanzo di amministrazione ignorando che la prima voce viene rettificata dai Residui Attivi e Passivi, sempre esposti in Bilancio. Ritengo – continua – che tutto ciò, un Pubblico Amministratore avrebbe dovuto saperlo, e soprattutto avrebbe dovuto valutare preventivamente perché non poteva confondere le prerogative ed i compiti, distinti dettagliatamente dalla L.R. 8/96, dell’ATC con quelli della Provincia alla quale ogni anno la Regione eroga fondi, mentre l’ATC, con fondi propri ha distribuito centinaia di migliaia di Euro di contributi agli Agricoltori per miglioramenti ambientali ed è l’unico nel Centro/Meridione d’Italia che ha investito su proprietari e conduttori di fondi rustici per la produzione di fauna selvatica ai sensi dell’art. 37 della L.R. 8/96.
Quanto, infine, – conclude Ricciardi – alla lamentela di non essere invitato a partecipare alle riunioni dell’ATC, ancora una volta l’Assessore dimostra la scarsa conoscenza della normativa, visto che la Provincia ha un proprio rappresentante in seno al Comitato di Gestione, dalla stessa delegato.
Ciò chiarito, mi dichiaro pronto ad un pubblico confronto, e resto in attesa che sia l’Assessore Aceto a convocarlo”.
Antonio Ricciardi
Federcaccia Benevento