Viaggio venatorio in Scozia: A caccia di beccacce sull’isola di Bute. L’isola di Bute, meta esclusiva di molti cacciatori europei, sta registrando un aumento del numero delle richieste per viaggi venatori.
Il territorio non molto facile da percorrere, ma ricco di vegetazione e di selvaggina, assicurerà un’esperienza unica ed indimenticabile, in una delle più suggestive isole della Scozia. Bute è un’isola situata nella baia di Firth of Clyde nel sud-ovest della Scozia. In passato l’isola di Bute faceva parte della contea di Buteshire, mentre oggi è amministrata dall’Unitary Authority di Argyll and Bute. Con una popolazione di 7.200 abitanti, secondo il censimento del 2001, la città principale è Rothesay.
Lunga circa 24 km e larga 8 km, presenta la parte settentrionale relativamente collinare, con il punto più elevato Windy Hill di 273 m, ed una alta densità di foreste. L’area meridionale è invece pianeggiante e intensivamente coltivata, con un considerevole numero di laghi, tra i quali quelli più estesi sono il Loch Fad, il Loc Ascog ed il Loch Quien.
Abitata fin dalla preistoria, l’isola di Bute ha conosciuto la presenza di varie popolazioni: I gaelici, i celtici ed infine i Vichinghi.
Successivamente al periodo vichingo l’isola venne messa sotto l’amministrazione monarchia scozzese. Negli anni quaranta e cinquanta del 1900 l’isola di Bute ha ospitato una base della marina militare inglese.
Bute è una verde isola privata, la quale è meta delle migrazioni delle beccacce provenienti dalla Norvegia e dalle Highland scozzesi per svernare. Quest’isola, infatti, presenta un clima invernale piuttosto mite, motivo per cui è diventata luogo di sosta prolungata delle beccacce dirette a sud. Nello specifico siamo in presenza di un clima temperato umido e ventoso. Le precipitazioni sono distribuite durante tutto l’anno, con picchi tra novembre e gennaio.
Il terreno di caccia è molto vasto, al punto che difficilmente due diverse squadre di cacciatori possano incontrarsi nella stessa giornata. Il piccolo numero di cacciatori ammessi ed i circa 6 mesi necessari per ottenere i permessi sanitari per i cani, fanno dell’isola di Bute una meta esclusiva per la quale è necessario prenotare con molto anticipo. Per questo motivo l’isola di Bute è diventata una delle mete più prestiose dei cacciatori di tutta Europa.
Il terreno di caccia non è facile, ma la grande presenza di selvaggina assicura sempre un carniere più che soddisfacente. Si possono fare oltre 50 incontri al giorno con abbattimento di almeno 15 beccacce a seconda dell’abilità del cacciatore. Il periodo di caccia è compreso tra novembre e gennaio, mentre le specie cacciabili sono le beccacce e le lepri bianche. Il fuso orario è di 1 ora indietro rispetto all’Italia.
Per entrare nell’isola di Bute sono necessari o la carta d’identità, o il passaporto. Inoltre, occorre presentare la licenza di caccia e l’originale della carta europea d’arma da fuoco, nel caso in cui il cacciatore desidera esportare in Scozia i propri fucili, altrimenti è sufficiente la copia della licenza di caccia. Se si tratta di un fucile semiautomatico, quest’ultimo deve avere il riduttore fisso di fabbrica a 3 colpi inamovibile, poiché l’arma deve rientrare nella categoria C e non B. Durante il volo le cartucce devono essere imballate in contenitori per il trasporto delle cartucce il cui peso totale non deve superare i 5 Kg. Se non si vuole portare la propria arma con se, al fine di evitare la burocrazia, alcune strutture dell’isola di Bute noleggiano ottimi fucili, tra i quali i Benelli modello Comfort, M1 e Beccaccia.
Per quanto riguarda i nostri amici a quattro zampe, in base ai nuovi regolamenti europei relativi alla movimentazione di cani in Europa o verso paesi terzi, gli animali per essere trasportati a scopo non commerciale da un Paese Europeo all’altro o in ingresso nell’Unione Europea,devono necessariamente essere identificabili attraverso un microchip secondo le norme ISO 11784 o ISO 11785. Inoltre, occorre portare con se il passaporto europeo del cane rilasciato dalla ASL competente, con il quale viene attestata la vaccinazione antirabbia e la certificazione degli anticorpi rilasciata dal competente Istituto Zooprofilattico o ente equivalente.
Se il cane non è coperto dall’antirabbia o non ha inserito il microchip, occorre muoversi almeno sette mesi prima della partenza. Infine, bisogna arrivare a Calais (Francia) o Zibrugge (Belgio) non prima delle 24 ore e non superare le 48 ore dalla data/orario dell’emissione del certificato di vaccinazione contro le zecche e la parassitari, entrambi rilasciati su su apposito modulo dalla ASL.
Ciò che rende ulteriormente difficoltoso il trasporto dei cani in Scozia, è la legge che obbliga la loro movimentazione solo via terra con la propria auto, in apposite gabbie.
L’esclusività dell’Isola di Bute è proporzionata alla bella esperienza di caccia che si può vivere in un viaggio di questo tipo. A parte alcune leggi restrittive, l’isola e gli abitanti di Bute sono molto ospitali ed assicureranno un viaggio venatorio indimenticabile.