Caccia alla Beccaccia: Durante i flussi migratori, la beccaccia trova il suo ambiente ideale in Aspromonte, in Calabria.
L’ambiente e la flora offrono a questo uccello tutti i comfort si cui necessita: dalle cime più alte dei monti, fino a al livello del mare. Da ottobre a marzo arrivano centinaia di beccacce, che vanno a popolare le catene montuose da nord a sud della Calabria.
La beccaccia è una specie di uccelli che metodicamente in primavera ed in autunno effettuano voli migratori alla ricerca di aree adatte alla riproduzione ed allo svernamento.
La beccaccia migra generalmente durante le ore notturne, anche se alcuni studi hanno rilevato che in certe condizioni meteo particolari, come bufere o improvvise gelate, questi volatili non disdegnano il volo diurno.
Gli stormi durante la migrazione sono composti da 4-6 esemplari, raramente si riscontrano gruppi più numerosi.
L’ altezza, così come la velocità di volo, cambiano molto in relazione alle condizioni meteorologiche. Di norma le beccacce riescono a coprire distanze medie per notte, rimanendo in volo per circa 6-8 ore ed effettuando uno spostamento dai paesi dai quali giungono seguendo la rotta Nord-est in direzione Sud-ovest.
Sono due i flussi migratori: le beccacce provenienti dalle aree scandinave, in modo particolare quelle norvegesi, sono solite spostarsi verso Ovest in direzione delle Isole Britanniche e il Nord della Francia; le beccacce dell´Europa occidentale e quelle orientali seguono direttrici migratorie con direzione Sud Sud-ovest, una rotta che li conduce in Italia.
La temperatura incide in modo particolare sugli spostamenti, infatti, negli ultimi anni, l’innalzamento mondiale del clima, fa si che molte rimangono in patria, a discapito degli arrivi nei paesi di svernamento.
Lo svernamento della beccaccia, tenendo presente l´aspetto sedentario molto presente della specie e gli inverni piuttosto miti, include un area molto vasta. In Italia, soprattutto nelle regioni del centro- sud, ogni anno svernano centinaia di beccacce.
La regione Calabria si trova al centro dei maggiori flussi migratori non solo di beccacce, poiché offre con le proprie catene montuose da nord a sud, rispettivamente Sila, Serre ed Aspromonte, zone che non hanno temperature mai troppo rigide, una sosta piacevole ed accogliente dal mese di Ottobre fino a Marzo, sia alle beccacce che sostano per tutto il periodo, sia a quelle che proseguono il loro viaggio di andata, verso la Sicilia e l’Africa, o ritorno, verso i Balcani.
La caccia alla beccaccia in Calabria si effettua principalmente nella Provincia di Reggio Calabria, in prossimità della catena montuosa dell’Aspromonte, la quale funge da spina dorsale a tutta la provincia. La vetta più alta è Montalto, con i suoi 1997mt. e l’ altezza media dei monti che compongono la catena è di circa 1000.mt.
L’Aspromonte non è un luogo molto famoso per la caccia, ma negli ultimi anni chi ha avuto occasione di visitare questi luoghi, ha trovato un ambiente ideale per la bellezza e l’integrità del territorio.
L’area è situata in prevalenza all’interno del parco nazionale che porta il nome per l’appunto dell’Aspromonte, ed è composta nelle alte vette da alberi secolari di faggio e pino, con sottobosco ampio e non folto, quest’ultimo formato da felci e ginestre, una caratteristica che consente di osservare cani dalla cerca ampia anche alle lunghe distanze.
Il sottobosco, come molti sanno, è l’ambiente ideale per la sosta e lo svernamento delle beccacce, una sorta di hotel a 5 stelle. Dopo il 20 di Ottobre, in modo particolare nelle cime più alte, si possono incontrare le prime beccacce, le quali giungono da due diversi punti di arrivo: nelle giornate di vento da nord sono preferite le zone Ioniche, nelle giornate con il vento che spira da Sud, la fascia tirrenica.
Con l’avanzare dell’inverno, le beccacce si apprestano a scendere di quota, popolando le grandi pinete e abetaie, o nei boschi di castagno o leccio, un tipo di vegetazione che ricopre i monti a questa altitudine (circa 800 mt.). Se l’inverno è abbastanza mite e non nevica, le beccacce rimarranno in quei luoghi per gran parte dell’inverno, effettuando degli spostamenti interni di quota in base alla temperatura.
Ogni anno l’Aspromonte viene letteralmente invaso da questi uccelli.
Incamminandosi all’interno dei boschi si riesce ad entrare in contatto con dei luoghi storici come il mausoleo di “Cippo Garibaldi”, un luogo dove “l’Eroe dei due mondi” Garibaldi, arrivato appunto in Aspromonte e ferito ad una gamba, si sedette nell’ incavo di un albero per farsi curare prima di riprendere il suo viaggio verso Roma.
La Calabria regala quindi la possibilità ai cacciatori di andare alla ricerca della beccaccia, durante i flussi migratori di quest’ultima. Le strutture ed i luoghi di interesse per trascorrere una giornata piacevole non mancano.