Caccia: Basilicata, i cacciatori protestano e il Calendario Venatorio migliora; incontro con il presidente della Regione, Vito De Filippo, dopo la protesta di Arci Caccia, Federcaccia ed Enalcaccia.
ARCI Caccia con altre associazioni venatorie incontra il Presidente della Regione Vito De Filippo. Nel “calendario” qualcosa migliora… Dopo la manifestazione di protesta in Regione Basilicata che ha visto la presenza protagonista dell’ARCI Caccia e alla luce di alcuni risultati ottenuti il Vice Presidente nazionale dell’Associazione, Sergio Sorrentino responsabile per le regioni meridionali ha dichiarato: “Sentiamo tutta la responsabilità di dare voce alla rabbia dei cacciatori e di unire le loro associazioni quando le amministrazioni provinciali e i governi regionali si accaniscano strumentalmente contro la caccia”.
“L’ARCI Caccia della Basilicata insieme a Federcaccia ed Enalcaccia ha organizzato il presidio del 1? agosto per chiedere un cambio di “passo” all’istituzione per il rispetto della legge sulla caccia e, per porre al centro dell’attenzione dei “governanti” il tema della gestione faunistica e del ruolo degli ATC. La delegazione guidata dal presidente regionale Alfonso D’Amato ha incontrato il Presidente della Regione dott. Vito De Filippo che ha dimostrato interesse ed attenzione alle richieste dei cacciatori”. Forti delle “normative” le richieste hanno trovato almeno in parte accoglienza”.
Il Vice Presidente nazionale, Dott. Sergio Sorrentino prosegue: “quando si cerca intesa e concertazione non possiamo che esprimere apprezzamento per il metodo essendo noi convinti che questo è il migliore percorso per affrontare i temi venatori e avere qualche risultato migliorativo per i cacciatori. In particolare, anche perché interpreti delle migliori tradizioni venatorie delle regioni meridionali, teniamo molto a che sia assicurata ovunque e senza pregiudiziali la “mobilità” programmata dei praticanti l’”ars venandi” senza discrimini economici e nell’interesse di tutti i cacciatori. Per questo apprezziamo se pur non completamente soddisfatti delle scelte fatte, che rispetto a quanto prima previsto, ci sia stata una riduzione dei costi per i permessi di accesso ai cacciatori non residenti. I nuovi costi sono: € 100,00 per i permessi mensili, € 33,00 per i settimanali e € 20,00 per i giornalieri.
Speriamo sia l’inizio di una “riflessione” su questa materia. Noi continueremo a sollecitare affinché la “reciprocità” e la “mobilità” per i cacciatori residenti nelle diverse regioni non siano “balzelli” e ostacoli, ma risorse culturali e occasioni di valorizzazione della fauna selvatica patrimonio dei cittadini italiani tutti”.
10 agosto 2013
L’Ufficio Stampa Arci Caccia