Alla Regione Basilicata la Terza Commissione Consiliare discute, tra le altre problematiche, dell’iscrizione agli A.T.C. regionali.
La III Commissione consiliare permanente “Attività produttive, Territorio e Ambiente” della Regione Basilicata si è riunita nella mattinata di ieri, 29 Novembre 2011, sotto la presidenza del consigliere Romaniello per discutere di alcune problematiche tra cui l’iscrizione agli A.T.C. della Basilicata.
Sulla questione è stato udito l’assessore alle Attività Produttive della Provincia di Potenza, Nicola Figliuolo, il quale ha rappresentato che “la superficie agro-silvo-pastorale della Provincia di Potenza in cui è ammessa l’attività venatoria è di circa 300 mila ettari ripartiti su tre A.T.C”.
Prosegue l’assessore, “La densità venatoria deve rispondere all’indice di un cacciatore ogni 19,21 ettari di superficie disponibile, pertanto, in Provincia di Potenza si possono rilasciare complessivamente 15 mila permessi di caccia. In totale, tra la provincia di Potenza e quella di Matera, vi sono 7.048 cacciatori per cui si desume che in ambito provinciale si potrebbero rilasciare circa ottomila tesserini ai cacciatori fuori Regione, ripartiti proporzionalmente per ogni A.T.C.”.
Inoltre precisa Figliuolo, “Il regolamento attuativo della L.R. 2/85, invece stabilisce all’art.8 che nel calcolo degli accessi, gli A.T.C. devono tenere in considerazione tutti i cacciatori del territorio regionale. Considerando per ogni A.T.C. 100 mila ettari, si deduce che in ogni Ambito si possano rilasciare circa 5 mila permessi di caccia per cui i cacciatori non residenti in regione non potrebbero ottenere il permesso”.
Infine Figliuolo conclude sottolineando, “Questo il ragionamento alla base della Delibera di Giunta regionale n.725/2007 revocata, poi, lo scorso settembre. Di qui la necessità di un atto chiarificatore che semplifichi il sistema di calcolo agli A.T.C.”.
In conclusione dei lavori il presidente Romaniello, si è impegnato a convocare gli assessori di settore delle due Province di Potenza e Matera in modo da poter costituire un gruppo di lavoro per un eventuale modifica normativa.