CACCIA: ”Cancellare l’ingannevole articolo 38, che finge di voler risolvere l’infrazione comunitaria ma che ne aggrava la portata”.
E’ l’appello che le associazioni ambientaliste ed animaliste (Amici della Terra – Animalisti Italiani – Associazione Vittime della Caccia – Fare Verde – ENPA – LAC – LAV – Legambiente – LIPU BirdLife Italia – Memento naturae – No alla Caccia – VAS Verdi Ambiente e Societa’ – WWF Italia) rivolgono con una serie di lettere al Governo ed in modo particolare al Ministro Ronchi in merito alla legge Comunitaria, da oggi al voto nell’aula del Senato.
”Cancellando i limiti entro cui la stagione venatoria puo’ essere consentita (attualmente compresi tra il 1 settembre e il 31 gennaio), e dunque allungando ulteriormente i periodi di caccia – avvertono le associazioni – la norma apre ad una nuova fase di deroghe regionali, oltre quelle gia’ costate all’Italia il deferimento alla Corte di Giustizia e l’ormai imminente condanna. L’articolo 38 e’ dunque un mero espediente, che in realta’ nasconde una concessione al mondo venatorio piu’ estremista e rende ancor piu’ inadempiente il nostro Paese.
Prova ne sia il fatto – proseguono – che lo stesso relatore della legge, il Senatore Santini, aveva presentato un testo efficace e ben argomentato, rispetto alla procedura di infrazione, con parere positivo del Ministero dell’Ambiente e dell’ISPRA, salvo poi ritirarlo poche ore dopo e favorire l’approvazione dell’attuale testo”.
”Abbiamo dunque scritto al Governo, ai ministri competenti e in particolare al Ministro Ronchi, chiedendogli di modificare il parere dato in Commissione Politiche europee e fermare, come gia’ fatto in passato con identici emendamenti, questo vero e proprio inganno ai danni della natura, dell’Europa e dei cittadini italiani, al 90% contrari ad ogni forma di deregulation venatoria”.
Fonte: Asca