Nella mattinata odierna è stato presentato il nuovo Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Arezzo, fiducioso il Presidente della Provincia sulla collaborazione tra cacciatori e agricoltori.
Nel corso della conferenza programmatica provinciale svoltasi nella mattinata di oggi, 30 maggio 2012, presso la Sala dei Grandi della Provincia, è stato presentato il nuovo Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Arezzo con positivo apprezzamento dei numerosi partecipanti. Il nuovo documento di gestione venatoria fissa le linee di sviluppo futuro per il settore, affrontando alcune delle problematiche concernenti la tutela ambientale e la gestione della fauna.
Il Presidente della Provincia di Arezzo, Roberto Vasai ha spiegato, “Il piano affronta problemi complessi, cui dobbiamo dare tutti insieme una risposta. In questo senso, fondamentale è il dialogo con il mondo ambientalista. Io credo che quando si parla di ambiente occorra avere un approccio non ideologico, ma serio e costruttivo. In questi anni, in questo territorio, abbiamo dimostrato che l?attività venatoria è uno degli strumenti indispensabili di governo del territorio. Prendiamo atto di questo e andiamo avanti”.
Proseguendo ha affermato Vasai, “E’? evidente, però, che il mondo venatorio deve a sua volta saper cogliere i segni del cambiamento e adeguarsi. Oggi serve una maggiore attenzione a certe situazioni di criticità che riguardano alcune specie di uccelli e la consapevolezza che dobbiamo adeguare le nostre normative agli standard che l’Europa ci chiede”.
Concludendo ha asserito il presidente Vasai “Sono convinto che abbiamo le capacità tecniche, le disponibilità umane, le risorse ambientali per raggiungere gli obiettivi che abbiamo dinanzi. E, voglio credere ancora che cacciatori e agricoltori possano trovare il modo di unire le loro energie per la difesa dei valori e dell’economia di un mondo rurale sempre più fragile e indifeso”.
Il nuovo Piano Faunistico Venatorio sarà approvato dalla Giunta provinciale nella seduta del prossimo 18 giugno e nei successivi 60 giorni sarà soggetto ad osservazioni.