Caccia: ANLC Umbria sul Calendario Venatorio 2013-14, critica le scelte della Regione che invece di accettare i suggerimenti dei cacciatori ha deciso di fare l’opposto, “giocando al ribasso”.
Per mantenere fede all’etichetta di Associazione “integralista e non allineata”, pubblichiamo in anteprima il testo integrale del Calendario Venatorio per la stagione 2013/2014 approvato (a scanso di ripensamenti e suggerimenti dell’ultima ora) dalla Giunta Regionale dell’Umbria. Un Atto di Giunta che non ci piace, che ha “respinto” in toto i nostri suggerimenti, che ha rifiutato mediazioni al “rialzo” per il mondo venatorio e che si è inventato invece soluzioni al “ribasso”, rendendo inutili le due riunioni della Consulta Faunistico Venatoria e l’Audizione con la III^ Commissione Consiliare. Considerata al pari di una “bestemmia” la proposta di apertura unica, ci viene concesso un solo giorno di caccia da appostamento in preapertura (1 settembre), stop totale dell’attività venatoria fino al 15 di settembre, rifiutata la mediazione di consentire l’8 settembre anche il prelievo della Quaglia e della selvaggina Stanziale, rifiutata l’alternativa di consentire anche l’8 di settembre il prelievo da solo appostamento delle specie cacciabili il 1 settembre, nessun prolungamento della giornata venatoria di 15 minuti, ignorata la richiesta di anticipare la caccia alla specie Cinghiale a domenica 29 settembre, secco NO all’equiparazione dell’apertura al 15 settembre sia nelle Aziende Faunistico-Venatorie che nelle Agro-Turistico-Venatorie, negata la corretta interpretazione dell’arco temporale massimo, che impone la fine anticipata del prelievo venatorio nei confronti delle specie cacciabili dal 1 settembre.
Nel contempo la caccia alla femmina di Fagiano chiude il 30 novembre (ma non negli Istituti Privati naturalmente) e come “contentino” la Giunta ha prolungato il prelievo venatorio della specie Lepre dall’8 al 15 settembre, il tutto per ribadire presumibilmente che Giunta Regionale, Assessorato, III^ Commissione Consiliare Permanente e Ufficio Caccia della Regione vanno dritti per la propria strada…punto e basta!!!
A conclusione del percorso altamente “democratico e partecipato” scelto da Palazzo Cesaroni, ci giunge notizia che nel Disegno di Legge che dovrebbe chiudere positivamente (per il mondo venatorio) la spinosa questione dei canili e dei contenziosi anche penali che hanno fatto dannare i proprietari dei cani (solamente quelli da caccia chiaramente), sta per essere furbescamente inserito un Allegato che prorogherebbe fino al 31 DICEMBRE 2013 i mandati Presidenziali degli A.T.C., già prorogati con apposita leggina fino al 31 maggio, nonostante abbondantemente scaduti i primi mesi dell’anno in corso.
Il Consiglio Regionale dell’Umbria tenta quindi di equiparare a “Senatori a vita” i Presidenti degli Ambiti Territoriali di Caccia che sono già al terzo mandato, concesso loro da altrettanta “furbesca” modifica e interpretazione del Regolamento, scavalcando il democratico e partecipato confronto con le Associazioni forse per timore che la notizia venga divulgata? La divulghiamo noi della Libera Caccia…e vediamo cosa succede!!!
Amo la caccia alla beccaccia, i cani da caccia e la Natura. Mi interessa molto l'attualità venatoria.
Redattore presso Caccia Passione mi occupo di sviluppo delle aree Social e Media News.
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