Caccia in Toscana: Alessandro Memmi, Caccia Ambiente-Grosseto invia un messaggio a Angelo Properzi del Wwf-Grosseto.
Come delegato provinciale del partito “Caccia e Ambiente” mi sento in obbligo di dare una risposta al sig. Angelo Properzi, responsabile provinciale del Wwf di Grosseto, giacché nel suo comunicato stampa fa apparire i cacciatori come un’orda barbarica che terrorizza tutti coloro che incontra sul proprio cammino. La cosa ci farebbe sorridere se non fosse per il fatto che solo chi è abituato a recarsi ABITUALMENTE nel bosco sa che questa è una menzogna.
Da qui sorge spontanea una domanda: il sig. Properzi travisa volontariamente le cose o forse è una persona che vive il mondo rurale esclusivamente guardandolo sui libri ed alla televisione?
Solo chi non vuol dichiarare la verità, o vive abitualmente tra quattro mura, ignora che nel periodo dei funghi c’è più gente nei boschi che in piazza Duomo, ed il periodo migliore per i funghi coincide con quello venatorio….
Veniamo poi a quei proprietari di Aziende che sarebbero contrari al passaggio dei cacciatori sul proprio terreno.
È bene ricordare che ciò è permesso dalla legge Italiana ed il sig. Properzi dovrebbe sapere che, come c’è un danno alle colture, sono proprio gli agricoltori che si rivolgono ai cacciatori per avere un aiuto: poco importa che gli abbattimenti riguardino cinghiali, caprioli, fagiani, storni, piccioni o nutrie, per loro è importante salvaguardare, GIUSTAMENTE, il frutto del proprio lavoro e la fonte del proprio reddito.
Inoltre giova sapere che quando un agricoltore subisce un danno economico da selvaggina, chi in parte lo aiuta economicamente è sempre il cacciatore, poiché i soldi a disposizione degli ATC per i rimborsi, vengono proprio da NOI!
Sicuramente per il WWF è più importante spendere, com’è già stato fatto, decine di migliaia di euro per la cicogna, l’ibis eremita o per la reintroduzione del capovaccaio, per Noi invece è meglio dare un aiuto al mondo agricolo.
La cosa stupefacente è come certa gente sia sempre pronta a schierarsi contro gli abbattimenti degli animali e mai a favore degli agricoltori. Eppure sarebbe sufficiente che si offrissero loro di rimborsare i danni causati dalla selvaggina per dimostrare un minimo appoggio ai coltivatori ed evitare così l’abbattimento, ma puntualmente ciò non accade, perché quando c’è da prendere i contributi sono sempre a mani tese ma se c’è da dare…….
Per concludere, è vero che noi cacciatori uccidiamo degli animali, ma le assicuro che il giorno che mangiamo un fagiano piuttosto che una lepre o un cinghiale, abbiamo un pollo o un coniglio o un maiale che ci ringraziano, con voi accade il contrario.
Il delegato provinciale Grosseto Partito Caccia Ambiente
Alessandro Memmi