Erano anni che in Slovenia non si registrava la presenza così massiccia di orsi. Dagli anni Sessanta fino a oggi il loro numero sarebbe salito vertiginosamente fino a raggiungere gli oltre 1100 individui. E pensare che solo un secolo fa questi animali erano considerati a rischio estinzione. La continua espansione del loro territorio sta ora iniziando a sfiorare i centri abitati e per questo il governo ha dato il via per l’abbattimento di 230 esemplari.
Caccia all’orso in Slovenia, il governo approva l’abbattimento di 230 esemplari
Dalla foresta di Kočevje, dove gli orsi vivevano e continuano a vivere lontano dall’essere umano, adesso questi animali stanno sempre più avvicinandosi alle città. La spiegazione a questo fenomeno è sostanzialmente solo una: gli orsi non hanno alcun nemico naturale, hanno cibo in quantità e di conseguenza si riproducono sempre di più.
Si stima che attualmente nella parte centro meridionale del Paese ci siano in media almeno 13 individui ogni 100 chilometri quadrati. Il che potrebbe sembrare un’ottima notizia per il mondo faunistico della Slovenia, dove anche la selvaggina è in costante aumento. La questione è però che gli orsi adesso, nella ricerca di nuovi territori, si stanno spingendo sempre più verso l’entroterra e addirittura persino al mare. E questo non può che essere un problema per l’uomo. Basti pensare che solo qualche settimana fa alcuni esemplari sono stati avvistati in strada e uno di questi sarebbe stato investito e ucciso, spaventando l’altro individuo che invece sarebbe corso via tra i boschi.
Gestire la natura è la prima regola per salvaguardare la biodiversità
Il governo ha quindi cercato di trovare una soluzione ideale a questo problema che sia ben equilibrata sia nei confronti degli orsi sia in quelli degli esseri umani. Se è vero che la tutela della specie è importante, infatti, lo è anche quella della sicurezza per l’uomo. Inoltre c’è anche da considerare che un numero troppo elevato di una specifica specie rappresenta in realtà un danno alla biodiversità.
Le autorità sono arrivate alla conclusione che un modo pratico per tenere sotto controllo la costante crescita della popolazione degli orsi è quello dell’abbattimento di alcuni esemplari, 230 per la precisione. L’obiettivo è quello di portare il numero finale degli individui a circa 800. Fino a qualche anno fa, quando la popolazione era ancora inferiore, il numero abbattibile di questi animali si aggirava intorno ai 50-100 esemplari. In questo Paese, infatti, anche se l’orso è una specie protetta questo è soggetto a prelievo venatorio e a controllo numerico nel caso in cui dovesse esserci la necessità.
La caccia all’orso in Slovenia sarà ovviamente regolamentata. I cacciatori potranno abbattere gli animali solo in determinate aree e la gestione del tutto spetterà alla Federazione venatoria locale. Quest’antica associazione è una vera e propria istituzione in Slovenia, tanto storica quanto importante per i cacciatori del luogo i quali credono fermamente di avere una missione da compiere per il bene degli ecosistemi: tenere la natura in equilibrio proprio con l’arte della caccia regolamentata.