Selvatico migratore furbo e diffidente, la marzaiola proprio per questo è la passione di molti cacciatori che amano la sfida e le battute impegnative. Piccolo paradiso per questo genere di caccia è il Montenegro, ricco di spiagge, saline e suggestivi boschi che immergeranno a capofitto in una natura selvaggia e da scoprire.
E’ una creatura affascinante la marzaiola, il cui nome scientifico, anas querquedula, risulta ben meno familiare di quanto ci si aspetterebbe.
Appartiene all’ordine degli anseriformi e fa parte della categoria degli uccelli migratori. In Italia la si può incontrare di passo fra il mese di agosto e quello di ottobre, e dalla prima metà di febbraio sino alla metà inoltrata di aprile. Durante i restanti periodi nidifica nel cuore dell’Europa centrale e orientale, nell’Asia Centrale e nel sud della Penisola Scandinava.
E’ per passione di caccia che in molti chiudono il fucile in valigia e corrono alla sua ricerca.
Riconoscerla è davvero semplice, dato che la marzaiola è un’anatra di superfice le cui dimensioni superano di poco i 40 cm ed i 400 grammi di peso. Il maschio è caratterizzato dal sopracciglio bianco e da una colorazione bruno screziato sul petto, mentre la femmina è facilmente riconoscibile per via del suo piumaggio bruno e bianco.
Le tecniche di caccia sono normalmente quella in appostamento o la caccia in forma vagante, in compagnia o meno del cane. Il fucile che si consiglia è a canna liscia con cartucce a pallini numero 5 – 6 – 7.
In Italia è cacciabile fino al 31 gennaio, e per questo i viaggi alla volta del Montenegro sono tanto gettonati.
Il Montenegro oltre ad offrire paesaggi da sogno, lunghe distese campestri poco battute e ricche di selvaggina, consentirà al cacciatore di vivere un’esperienza lontana da quelle che comunemente vive, dando la caccia, in compagnia di un gruppo o in solitaria a questo meraviglioso volatile.
La caccia viene organizzata normalmente lungo il litorale o in prossimità di famose saline, predisposta da uno staff di persone che ben conoscono i luoghi, le abitudini della selvaggina, ed il territorio in genere. Si dovrà tener conto infatti del fatto che la marzaiola possiede abitudini crepuscolari e per questo trascorre le ore diurne a vivacchiare, riposandosi, mentre la sera va alla ricerca di che sfamarsi: foglie, germogli, radici, insetti, larve, rane, molluschi, girini etc. Ama particolarmente gli habitat ricchi di vegetazione, aspetto che rende difficoltosa la sua caccia.
Naturalmente ci si dovrà rivolgere ad un’associazione venatoria operante sul territorio, se non per il viaggio, almeno per le giornate di caccia. Sono molti comunque i cacciatori che preferiscono affidarsi totalemente a queste associazioni che penseranno al volo, agli spostamenti, ai documenti ed agli alloggi che non a caso verranno scelti a poca strada dai punti di caccia.
Questa di norma viene svolta grazie all’uso di specifici stampi, e si potrà scegliere di svolgerla dall’alba al tramonto. Naturalmente per non sprecare nemmeno un attimo della giornata che si ha a disposizione si opterà per un pranzo al sacco eppure, nonostante le lunghe ore di caccia a disposizione, sono pochissime le associazioni che garantiscono un minimo di abbattimento. La spiegazione è davvero semplice: la marzaiola è un volatile migratorio particolarmente furbo che ha messo in difficoltà più di un cacciatore. Ecco perché la sfida è tanto eccitante.
Prima di prenotare il vostro viaggio abbiate cura di verificare che nel pacchetto sia compresa l’assistenza in porto o in aeroporto con tanto di trasporti, sistemazione in appartamenti o residence possibilmente con pensione completa (saranno gli organizzatori così a dover pensare ai pranzi al sacco), permesso di caccia montenegrino che non potrà mancare, accesso alle zone di caccia riservate e possibilmente un accompagnatore che conosca la lingua italiana.
Da verificare anche la possibilità di tener per se tutta la selvaggina abbattuta (che non potrà comunque essere importata) e la possibilità di usare stampi o barche durante le battute.
Il consiglio è quello di portare con se alcuni strumenti indispensabili come ad esempio il binocolo, e nel caso in cui non vengano fornite sedie da pic nic, e pale. Utili anche chiodi, tenaglie, martello, fil di ferro e celophan per migliorare eventualmente la postazione.