La caccia nella botte è considerata la più tipica modalità per cacciare le anatre negli stagni.
Questo sistema consente al cacciatore di nascondersi tra la vegetazione, poiché la botte è mimetizzata perfettamente attravreso stampi e zimbelli.
La caccia alle anatre Marzaiole, Alzavole, Germani, Codoni, Fischioni, si può esercitare in diversi modi. Il primo prevede l’uso di cani da ferma; il secondo viene chiamato all’aspetto cioè in un capanno disposto lungo le rive dei fiumi, laghi, stagni, paludi, dove gli acquatici vengono attirati dagli “stampi” artificiali oppure da anatre allevate in cattività e tenute legate nei pressi del capanno. Molti cacciatori considerano, però, la caccia tipica alle anatre quella praticata nelle botte: quest’ultima viene privata di uno dei due fondi e immersa nello stagno quasi completamente, lasciando pochi centimentri fuori dalla superficie delloo stagno.
Il cacciatore non deve far altro che mettersi in piedi nella botte, mimetizzarsi con rami e cespugli ed aspettare il passaggio delle anatre. Gli esemplari che si trovano nelle vicinanze della botte, si alzano in volo ed, attratte sia dai zimbelli (le anatre domestiche vive) sia dagli stampi, entrano nel campo visivo del cacciatore nascosto nella botte. Ogni botte può ospitare uno o più cacciatori a seconda della grandezza e della profondità dell’acqua; ogni botte viene agganciata direttamente sul fondo e mimetizzata da stampi e zimbelli. La caccia alle anatre praticata con l’ausilio della botte può essere molto divertente ed emozionante. Stare immersi nell’acqua senza bagnarsi e completamente mimetizzati può rendere una giornata di caccia diversa dalle altre.