Si intensificano gli sforzi per prevenire la diffusione della rabbia silvestre in Alto Adige. Oltre alla vaccinazione anti-rabbica degli animali portatori della malattia, è stato anche prolungato sino a fine gennaio, in alcune zone della Provincia, il periodo della caccia alle volpi. Lo rende noto l’Ufficio caccia e pesca.
Dopo che la rabbia silvestre è stata rilevata nella provincia di Belluno, e allo scopo di prevenire la diffusione di questa pericolosa malattia anche in Alto Adige, la giunta provinciale ha deciso di mettere in atto alcune misure di prevenzione.
Oltre alla vaccinazione dei cani, che proseguirà sino a marzo, e quella orale delle volpi, che inizierà nei prossimi giorni, è stato deliberato il prolungamento della caccia alle volpi. Con un decreto sottoscritto dal presidente della giunta provinciale, nonchè assessore alle foreste, Luis Durnwalder, la fine della stagione venatoria, per quanto riguarda questa specie animale, è stata spostata al 31 gennaio 2010 nei distretti Alta Pusteria, Brunico, Bressanone, Vipiteno, Bolzano e Bassa Atesina. Le uscite settimanali potranno essere tre, e sono state fissate nelle giornate di mercoledì, sabato e domenica.
Gli agenti venatori, invece, sono stati autorizzati ad abbattere le volpi sino al 31 marzo 2010, senza alcun limite per quanto riguarda i giorni della settimana. La caccia sarà possibile anche in orario notturno con l’utilizzo dei fari. Tutte le volpi abbattute in questo periodo nei territori situati sulla sinistra orografica del fiume Isarco e del fiume Adige, dopo la confluenza con l’Isarco, dovranno essere consegnate entro una settimana al competente centro di raccolta. “Si tratta di un intervento necessario – commenta Luis Durnwalder – per evitare il diffondersi della rabbia silvestre e per tenere sotto controllo l’attuale densità di volpi presenti sul nostro territorio”.
Fonte: Provincia di Bolzano