Marco Efisio Pisanu, numero uno regionale di Caccia Pesca Ambiente Sardegna, ha scritto una lettera alla Regione per mettere nero su bianco alcune osservazioni sul Ministero dell’Ambiente e sulla caccia alla tortora selvatica. CPA ha contestato il punto di vista del dicastero, ritenuto privo di coerenza logica e destituito di fondamento per quel che riguarda la realtà isolana. All’associazione non piace il coinvolgimento di una regione come la Sardegna che non è coinvolta dalla rotta migratoria indicata nel piano di azione.
Tra l’altro, la stessa specie viene definita “stabile”, visto che le limitazioni degli ultimi anni sono state davvero pesanti. CPA Sardegna non comprende nemmeno il divieto integrale della pre-apertura senza la valutazione di ipotesi diverse e più tenui, in primis la riduzione del carniere. La posizione del Ministero dell’Ambiente appare preconcetta e punitiva ai cacciatori sardi.
Nel caso in cui questo atteggiamento dovesse proseguire, potrebbe venire meno la normale collaborazione richiesta proprio al mondo venatorio per quel che concerne ad esempio il monitoraggio della peste suina africana. L’auspicio è che si ripensi questa posizione, tanto che la Regione è stata invitata a mantenere ferme le indicazioni operate nella bozza del calendario venatorio 2018-2019 approvato un mese fa. Ora si attende un riscontro preciso e concreto dell’ente locale.