Secondo le osservazioni sul passo migratorio di ANUU Migratoristi la migrazione di molte specie di avifauna sembrerebbe ormai ferma ed è iniziato lo svernamento.
L’ultima decade di novembre e, soprattutto la settimana che va da lunedì 26 a domenica 2 dicembre, è stata priva di interessanti movimenti ornitologici, a causa della diminuzione del passo delle ultime specie autunnali in cui tanto si sperava. La forte depressione atlantica, accompagnata da una pioggia insistente, arrivando da sud-ovest si è poi dispersa verso il centro-est europeo bloccando completamente i canali di migrazione provenienti da questi territori, che avevano goduto finora dell’alta pressione.
Scriviamo queste cose perché quando fra alcuni anni si leggeranno degli scarsi prelievi avvenuti in queste settimane di novembre non si dovrà pensare all’improvviso depauperamento delle attività nei cieli ma ad una serie di complicanze meteorologiche che danneggiano il passaggio dei nostri amici alati. Inoltre, va sottolineato che la profonda ed estesa bassa pressione di matrice sub-polare ha interessato il sud Europa con maltempo diffuso sul territorio centrale e sulle aree balcaniche, danubiane e sulle regioni del nord-est.
Speriamo che col preannunciato ritorno al bel tempo e con l’abbassamento delle temperature, peraltro già avvenuto nel nord-est europeo, i contingenti di specie ornitiche erratiche nei territori della nostra amata Italia possano ricomparire numerosi, costretti a cercare cibo a causa delle locali nevicate che avverranno anche a basse quote.
In questo modo Cesene, Tordi sasselli, Peppole, Passere scopaiole, Lucherini, altri Fringillidi, Zigoli e Columbidi in generale, insieme ad alcune specie di Anatidi e Limicoli con abitudini invernali, nonché la regina dei boschi, la venerata Beccaccia, si potranno così notare nei territori interessati per tutta la stagione invernale, dove potranno svernare, giungendo, se saranno fortunati, alla primavera.
3 dicembre 2012
ANUU Migratoristi