Caccia alla Marzaiola: E’ una specie oggetto di dispute e polemiche, ma anche di interessanti esperienze di caccia. Stiamo parlando della marzaiola, uccello acquatico definito anche “anatra di superficie”. Cacciare la marzaiola, specie negli ultimi anni, può essere un problema, perché questa selvaggina non è sempre cacciabile in tutto il territorio italiano.
La caccia alla marzaiola in Italia si presenta a macchia di leopardo: in alcune regioni è possibile, in altre no. Il perché di tale condizione è presto detto: gli esemplari di questo uccello acquatico si stanno sempre più riducendo a causa di numerosi episodi di caccia illegale o indiscriminata. Nel nostro Paese, infatti, il numero di marzaiole diminuisce costantemente di anno in anno. In ogni caso, la caccia a questo magnifico uccello migratore è consentita solo in alcune zone d’Italia, come, ad esempio, in provincia di Brescia e Treviso, mentre è vietata in Veneto, in Abruzzo, in Toscana e nelle zone del Cilento.
Molti divieti, ovvamente di anno in anno possono variare, sono frutto di sentenze del Tar che impongono la sospensione del calendario venatorio per alcune specie ritenute protette , tra cui è compresa anche la marzaiola. Nelle zone dove è ancora possibile cacciare questa tipologia di selvatico, è necessario essere preparati a conoscerne le abitudini migratorie e non solo. Ecco perché di seguito presentiamo proprio l’identikit della marzaiola, nome scientifico Anas querquedula. Questo uccello acquatico appartiene al genere degli anseriformi e viene chiamato anche “anatra di superficie”, per l’abitudine di immergere in acqua solo il capo allo scopo di nutrirsi.
La marzaiola si trova quasi sempre a pelo d’acqua, poiché non immerge mai il suo corpo nello specchio acquatico, corpo che è lievemente più grande di quello dell’alzavola , con un peso di circa 400 grammi e una lunghezza compresa tra 35 e 40 centimetri. La marzaiola si riconosce per il manto alato color verde oliva. Lievi differenze morfologiche si hanno tra il maschio e la femmina. Il primo presenta una screziatura color bruno sul petto e un “caratteristico” sopracciglio bianco a mezzaluna che si diparte dall’occhio fino alla nuca, mentre la femmina ha la parte posteriore color bruno. Entrambi gli esemplari presentano un piumaggio bianco nella parte anteriore e becco lungo, dritto e piatto. La parte alata della femmina può assumere una colorazione grigio bluastra poco evidente, mentre le ali di colore verde sono una chiara indicazione dell’esemplare maschio.
Caccia alla Marzaiola: Le marzaiole sono diffuse dalle zone artiche a quelle mediterranee, compresa la Siberia e i deserti arabici.
I territori di nidificazione di questi uccelli sono l’Europa, la Scandinavia meridionale e l’Asia centrale. Gli esemplari che nidificano in Europa svernano in Africa, attraversando lunghissime distanze tra il Mediterraneo e il deserto del Sahara. Il flusso migratorio della marzaiola avviene a gruppi, o meglio stormi, che formano una nuvola nel cielo. Il volo di questo anatide è dritto, lineare, veloce, probabilmente per via delle lunghe distanze che lo stesso è costretto a coprire. La marzaiola, però, si può abbassare improvvisamente fino a raggiungere il pelo d’acqua, caratteristica molto comune nelle anatre di superficie. Gli specchi d’acqua, come si sarà capito, sono l’habitat ideale di questo uccello.
La marzaiola, infatti, si trova frequentemente lungo specchi d’acqua poco profondi, con vegetazione rada o molto bassa, mentre è difficile trovarla in zone fitte e boscose. La suddetta specie si nutre di radici e resti vegetali che galleggiano nello specchio d’acqua, o di animali acquatici, come insetti, vermi e molluschi. In Italia, il passo migratorio della marzaiola avviene tra agosto e ottobre e tra febbraio e aprile.
La nidificazione avviene durante la sosta di aprile, quando le coppie si sono già formate: la femmina depone nel nido da 7 a 12 uova color panna e le accudisce per circa venti giorni. I pulcini diventano indipendenti entro sei settimane dalla nascita. E’ semplice riconoscere il nido della marzaiola perché costruito, con lanugine, erba e piume, in una depressione del terreno e in prossimità dello specchio d’acqua. In Italia le marzaiole si riproducono nelle zone della Pianura Padana. La presenza di questi uccelli nel nostro Paese è solo transitoria e spesso finalizzata alla nidificazione. Quando svernano, cioè quando si riposano, le marzaiole passano le giornate a dormire, mentre si muovono di notte alla ricerca di nutrimento.
Caccia alla Marzaiola: Questa tipologia di anatra selvatica è adatta sia alla caccia vagante che a quella di appostamento.
Per cacciare la marzaiola non serve l’uso del cane. I fucili ideali per la caccia a questo uccello acquatico sono a canna liscia, da caricare con cartucce a pallini numero 5, 6 e 7. In Italia, il periodo migliore per la caccia alla marzaiola va dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio. Naturalmente, per sincerarsi che queste date siano comprese nel calendario venatorio della propria Regione o Provincia, è sempre meglio consultarlo, sperando che la caccia alla marzaiola non sia stata proibita da sentenze o da delibere. Se così fosse, non rimarrebbe che lasciare a casa la propria “doppietta”.