Caccia alla lepre – Squadra quelli dell’orecchiona, la lepre delle 12 botte. Sabato mattina, le apettetive della giornata erano alte dopo la copiosa pioggia del giovedi che ha ristorato il terreno riarso di un ottobre molto settembrino. Io come al solito mi sono alzato molto presto e caricati i cani vado verso il luogo di incontro prefissato con i miei Amici, arrivato sul posto mi godo la magia dell’alba e incrocio le auto dei colleghi che vanno al passaggio sul bricchetto sopra dove noi avevamo deciso di sciogliere i cani.
Verso le 7 iniziano ad arrivare i miei soci, valenti Cacciatori, già due volte fregati da questa astuta lepre che aveva abilmente scansato 4 fucilate del nostro Beppone, e 3 di Cino e una di Pasqualino. Aspettato che venisse giorno per bene per evitare come l’ultima volta di trovarla ancora in pastura, ci siamo avviati al luogo di sciolta, piazzate le poste in modo da evitare di essere presi in giro un altra volta ho sciolto i cani, subito mi accorgo essendo il terreno bagnato l’orecchiona si è andata a coricare in zona più alta delle ultime due volte. Dopo un breve ma entusiasmante accostamento, dove Breda la mia piccola cagnetta ha dimostrato bene di aver imparato dal suo maestro il grande Red, ecco lo scovo con il tipico urlo dei cani, subito la lepre si defila fuori battuta verso il rifugio, ma mi piazzo in modo da aspettarla sul ritorno.
Dopo attimi interminabili in cui non si sentivano più i cani ecco che nelle fasce sopra la strada ancora nel rifugio spunta la lepre insegita dai segugi; aspetto il suo rientro in battuta fiducioso (troppo perché come diceva Papà quando vedi già la lepre vinta, e il momento in cui la sbagli) la lepre dopo unaltro tentativo di uscire fuori battuta verso il paese è costretta a scendere verso di me che puntualmente come accennato prima gli faccio aria con due botte andate perse. Ancora più veloce scende verso le poste dove viene purtroppo sbagliata anche da Michele e Pasqualino, ma oramai sicura di essere sfuggita ai cacciatori, va a capitare in bocca a Ezio che con una stoccata da maestro mette un punto fermo al magnifico lavoro dei cani.
Nel frattempo che la lepre delle 12 botte si avviava alla sua gloriosa fine, la canizza ha mosso un altra lepre che spedita si avia fuori battuta in bocca al sottoscritto che incredulo riesco a infilare due cartucce nel mio calibro 16 e ha coronare la mia giornata con altre due padelle.
Decidiamo di cambiare zona e dopo un veloce accostamento un altra lepre cade sotto la precisa fucilata di Cino, contenti e orgogliosi di aver vinto la lepre delle 12 botte, ci avviamo verso una colazione alle 9 del mattino quando ancora avremmo potuto cambiare zona, ma la stagione è ancora lunga e credo che sarà ricca di soddisfazioni.
CONCORSO LETTERARIO #OBIETTIVO CACCIA PASSIONE
Opera in gara per la categoria letteraria.
Federico Danesin
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