Nel corso della seduta congiunta delle Commissioni Territorio e Ambiente e Sviluppo Economico e Rurale del Consiglio Regionale della Toscana si è parlato di attività venatoria. In particolare, è stata illustrata una proposta di legge ai testi regionali in materia di gestione faunistico-venatoria e di governo del territorio. Che cosa potrebbe cambiare in concreto? Anzitutto, è stato proposto di aumentare il supporto tecnico per quel che riguarda l’osservatorio faunistico: in questo caso sarebbero alcuni soggetti scientifici ad affiancare il CIRSEMAF, il Centro Universitario di Ricerca sulla Selvaggina e sui Miglioramenti Ambientali.
In questa maniera si potrebbero realizzare manufatti per l’esercizio di alcuni tipi di caccia, in primis quella al cinghiale, nel rispetto del territorio rurale. La proposta di legge include anche l’adeguamento della disciplina per le guardie venatorie volontarie a quella statale. Inoltre, il testo contiene sanzioni specifiche per proteggere la beccaccia in Toscana.
In pratica, si è deciso di introdurre una multa per ogni capo che appartiene a questa specie che viene abbattuto al di fuori dei periodi, degli orari e delle modalità consentite dal calendario venatorio e dal regolamento della Regione. Le violazioni legate alla caccia alla beccaccia, infine, potranno avere come conseguenza la sospensione del tesserino venatorio per dodici mesi.