La beccaccia è tanto bella quanto intelligente. Per catturarla il cacciatore dovrà trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Tutto sarà molto più semplice dopo aver studiato le abitudini migratorie della regina dei boschi.
Niente di meglio di un viaggio venatorio, in compagnia magari del proprio cane e dei propri amici di battuta per saldare rapporti e per mettersi alla prova. Fra le mete più frequentate in questa stagione impossibile dimenticare la Romania, così vicina, così simile all’Italia per territori e per selvatico, sorella nel clima tanto che molti italiani, dopo averla visitata una volta, non ne possono più fare a meno e ogni anno corrono alla ricerca di nuove emozioni.
A motivare i viaggi venatori in Romania ci pensa anche la presenza abbondante, sul territorio, della favolosa beccaccia, che molti cacciatori non si stancheranno mai di seguire.Chi raggiunge per la prima volta la Romania, affidandosi probabilmente ad agenzie che organizzano viaggi venatori a cinque stelle, si troverà davanti un territorio in parte montuoso, coperto da meravigliose e profumate foreste di abeti rossi, bianchi e faggete, porzioni di armonico territorio collinare, tutto coperto di querce, cerri, pini, tigli, carpini, e frassini e belle porzioni di territorio pianeggiante, in parte stepposo ed in parte paludoso.
E’ proprio questa varietà di location a garantire la presenza di una fauna davvero ricca, diversa a seconda della zona che si intende frequentare: e quindi si potrà optare per la caccia piccola o grossa, da penna o da pelo, stanziale o di passo. E proprio a quella di passo oggi ci vogliamo riferire, perché quando parliamo di selvaggina migratoria, è inevitabile pensare alla caccia alla beccaccia, che in Romania frequenta praticamente tutti i territori di cui abbiamo detto, spostandosi a seconda del clima e del tempo di permanenza. Al suo arrivo staziona in montagna, scendendo poi lentamente in collina ed in infine visitando la pianura. Il cacciatore italiano che insegue la beccaccia in Romania, dovrà però ricordare che la regina dei boschi visita questa bella terra solo in autunno e in primavera e per poco tempo, quindi regola fondamentale è quella di essere nel posto giusto al momento giusto.
A complicare le cose ci pensa il fatto che la permanenza della regina in Romania è piuttosto breve visto che la regione non presenta le condizioni ideali per lo svernamento. Per quanto in autunno sia ricca di humus e di bestiame allo stato brado, durante l’inverno le temperature diventano davvero troppo rigide, e ghiaccio insieme a neve non vanno d’accordo con la beccaccia. Solo nelle annate particolarmente tiepide, una percentuale bassa eppure interessante di beccacce si ferma a svernare nel sud e sud est della Romania, in quelle fasce boscose umide e pianeggianti, tra le ramificazioni del Danubio e nelle aree paludose poco distanti dal Mar Nero e nella regione di Dobrogea e Tulcea, ma si tratta di casi rarissimi. Ma la Romania rimane comunque terra ambita dai cacciatori di beccacce, soprattutto durante la stagione autunnale, vista la sua posizione strategica; si trova proprio sulla rotta delle fondamentali linee di migrazione delle beccacce, che dai paesi freddi migrano verso quelli più temperati e caldi. E’ inoltre l’immenso patrimonio boschivo della regione a garantire una buona distribuzione delle beccacce di passaggio, evitando carnieri troppo grossi per i cacciatori, come spesso è successo in Turchia ed in Ucraina. In linea di massima possiamo comunque ammettere che per la Romania, esistono due stagioni di caccia della beccaccia: la prima è sicuramente quella che va da aprile a marzo, la seconda autunnale va dai mesi di ottobre e novembre. E’ ovvio, come annunciato in precedenza, che in base alle variazioni climatiche potrà variare anche la permanenza del selvatico. Non è raro infatti incontrare numerosi gruppi di beccacce nelle montagne rumene nel mese di settembre. Si tratta di beccacce che provengono dai paesi di origine o di riproduzione in anticipo, a causa di eventi climatici poco favorevoli. Di norma le si può incontrare in fasce boscose umide tra i 1200 ed i 1600 metri di altezza, in tutti i complessi montagnosi dei Carpazi Centrali ed Orientali. Proprio in questi luoghi la beccaccia trova un habitat ideale, immersa in meravigliosi pascoli alpini ricchi non solo di piccoli torrenti ma anche di bestiame allo stato brado. Possono sostare anche qualche settimana prima del successivo spostamento che di norma si verifica ai primi di ottobre.
Nei primi giorni di ottobre di norma le beccacce raggiungono le località prossime al Delta del Danubio. Si allontanano dalle zone montane a causa di premature nevicate, o improvvise diminuzioni delle temperature, preferendo in questa stagione le foreste dei bracci del Delta. Si tratta di un territorio ampio 4000 chilometri quadrati, dove le beccacce si isolano nel folto del sottobosco, ricco inoltre di ambienti umidi, ricchi di animali e di humus. Non sostano mai più di qualche settimana, mettendosi presto in volo verso sud. Durante la fine di febbraio di norma si verificano le prime risalite ed i primi arrivi in Romania della beccaccia. Provengono da Sud, dalla Turchia meridionale, dall’Africa Centro Orientale o dall’Asia Minore. Si tratta di gruppi migratori con un forte istinto migratorio, che vanno alla ricerca di situazioni metereologiche migliori. Normalmente stanziano anche una settimana nella fascia del Delta prima di riprendere il volo. Solo qualche tempo più tardi si verifica il vero e proprio ripasso di primavera. Siamo sul finire di Marzo o addirittura agli inizi di Aprile e sono gli aumenti sensibili di temperatura a far muovere le beccacce verso le zone umide, collinari dei Carpazi Centrali o in alcune zone della Romania del Nord, come ad esempio le Alpi Transilvane Maramures. Si tratta di un appoggio davvero breve, lungo pochi giorni ai quali segue immediatamente la nuova migrazione verso nord. La scelta del periodo durante il quale organizzare il proprio viaggio venatorio è dunque di fondamentale importanza, per questo consigliamo di affidarvi a esperti nell’organizzazione dei viaggi venatori in Romania, che di certo vi sapranno consigliare il periodo giusto. Detto questo è bene sapere che la caccia alla beccaccia in Romania può essere svolta al piede, in compagnia del propri cane da caccia o all’agguato, durante la sera, i gruppi di caccia devono essere di norma composti da un minimo di 3 ad un massimo di 6 persone, e le armi consigliate sono a canna liscia, con pallini da fucile del diametro di 2.5 mm.