E’ tanto stimolante la caccia al tordo, che non sono pochi i cacciatori desiderosi di organizzare un bel viaggio venatorio alla volta dell’Andalucia e della Spagna. Divertimento, stimoli venatori, relax e paesaggi da favola sono assicurati.
Terra romantica l’Andalucia, è famosa non solo per la sua cultura e la sua gastronomia, per i suoi paesaggi e per gli intimi scorci di paradiso che si possono assaporare, ma anche e soprattutto per le meravigliose riserve di caccia che ogni anno accolgono amanti dell’arte venatoria provenienti da ogni angolo del mondo.
E’ nei territori de La Mancha che trova ospitalità una bella organizzazione venatoria che ha scelto come patria una delle zone più tipiche e suggestive dell’entroterra iberico, ricca di tordi e di molte altre specie amate da più di un cacciatore.
La riserva in questione dista 250 km da Toledo e 280 km da Madrid, vive di una assoluta pace e tranquillità e si immerge gli ospiti in quegli scenari tutti mulini a vento e infinite distese mediterranee, che furono lo sfondo per le avventure di Don Chisciotte della Mancha.
Il cacciatore in visita, potrà scegliere fra la caccia ai tordi, forse la più amata, ma anche ai sasselli, alle cesene ed ai colombacci, vivendo grandi estensioni di uliveti secolari e ambienti tipicamente iberici. I territori di caccia sono quasi totalmente privi di erba e di altra vegetazione e questo rende particolarmente semplice il recupero del selvatico abbattuto.
Orari e durata della giornata di caccia vanno sempre incontro alle necessità dell’ospite, che l’organizzazione venatoria cerca di soddisfare in qualsiasi maniera. Di norma la caccia ai tordi si svolge la mattina con partenza alle 7,30 e prosegue fino alla tarda mattinata, concludendosi per le 12,30. I cacciatori prenderanno posto fra i profumati olivi in attesa che i tordi si mettano in volo per il primo pasto giornaliero. Sembra infatti vadano particolarmente ghiotti delle grosse olive nere che crescono negli uliveti di proprietà.
Durante il pomeriggio invece si sfruttano percorsi nuovi e la caccia si prolunga fino circa alle 18,30, condizioni climatiche permettendo. Di norma comunque si può cacciare fintanto che c’è luce.
I territori che danno ospitalità durante la sera sono abitati da una bassa vegetazione, prati incolti e radi cespugli, poco distanti dalle zone nelle quali i tordi normalmente riposano. A rendere davvero eccitante la proposta di caccia dell’organizzazione venatoria, è il fatto che le battute non si svolgano mai nei medesimi luoghi, dato che ogni giorno situazioni e zone vengono cambiate per rendere più impegnativa e stimolante la stessa caccia.
L’organizzazione ha infatti a disposizione all’incirca 10 riserve esclusive che aumentano di anno in anno in base alla scoperta di nuove aree frequentate dai tordi.
E’ bene ricordare che nella zona che da asilo all’associazione venatoria si può sparare tutti i giorni, senza dover rispettare alcun silenzio venatorio e che in una giornata tipo il cacciatore avrà la possibilità di sparare all’incirca a 100 tordi. Saranno però solo le sue capacità a determinare il risultato finale della giornata.
Se interessati ad un’esperienza di questo genere, l’unico consiglio che possiamo dare è quello di prenotare con un certo margine d’anticipo, sia che si parta da soli, sia che ci si faccia accompagnare dalla propria famiglia o meglio ancora da amici cacciatori. La necessità di un largo anticipo è dettata specialmente dal fatto che l’associazione preferisce gestire piccoli gruppi di appassionati di modo da poter offrire il servizio migliore!
Buoni periodi per dare la caccia ai tordi sono quelli che vanno dai primi di novembre fino alla conclusione di gennaio.
Il cacciatore ospite della riserva potrà inoltre dedicarsi anche alla caccia del coniglio selvatico, incredibilmente veloce e furbo e al colombaccio.
Insomma una vacanza a tutto tondo, che non dimentica il divertimento, il relax e regala al cacciatore la possibilità di staccare la spina e dedicarsi a nuovi stimoli.