Balistica venatoria per la caccia al fagiano: la scelta del fucile e delle munizioni: L’importanza della balistica venatoria per la caccia al fagiano, l’uccello stanziale più cacciato in Italia.
Le due diverse modalità di caccia a questo uccello, nel bosco o in terreni aperti, impongono una scelta ponderata delle armi, del calibro e delle munizioni che si vogliono utilizzare, per ottenere tiri efficaci e precisi. La specie di uccello stanziale maggiormente cacciata in Italia è senza dubbio il fagiano. Nel nostro paese la tecnica di caccia più in voga per questo volatile è quella che prevede l’uso del cane da ferma, anche se alcuni cacciatori organizzano cacce stile inglese in battuta con la classica doppietta in spalla.
Alla modalità di caccia che si sceglie corrisponde la scelta del fucile. Nelle zone boscose il cacciatore utilizzerà i relativi mezzi (cartucce e fucile), i quali saranno diversi se la caccia si svolge in luoghi aperti composti di prati o brughiere. In quest’ultimo caso le distanze di tiro, le capacità di sfuggire del selvatico e le fatiche del cacciatore sono molto differenti tra loro; tali differenze aumenteranno se la caccia si svolge in battuta alla posta.
Nel bosco la scelta del fucile non può che ricadere sul calibro 12, preferibilmente un modello leggero e dotato di canne corte con ridotta strozzatura, meglio ancora se quest’ultima è assente. Cacciare nel bosco impone tiri corti e immediati, con una conseguente diminuzione dell’efficacia balistica dell’arma e della cartuccia a causa del fogliame. In tali circostanze la scelta di un’arma corta è sicuramente la migliore, poiché ha un brandeggio rapido ed in grado di sviluppare una rosa aperta per bilanciare la difficoltà di realizzare una mira precisa.
Nel segmento delle armi basculanti la doppietta è il fucile per eccellenza, considerate le sue caratteristiche, ma anche il sovrapposto, con la sua stabilità di tiro, risulta altrettanto efficace.
Con i fucili semiautomatici si ha a disposizione un colpo in più e ciò consentirebbe di colmare “lo spazio aereo” della sagoma. Per tal motivo, alcuni cacciatori ritengono il semiautomatico migliore. Le scuole di pensiero sono svariate, ma tutti concordano che l’uso della doppietta a cani esterni è altamente sconsigliato, a poiché in mezzo al bosco aumenta il rischio di impigliare i rami degli arbusti ai cani dell’arma.
Il calibro 20 non è consigliato perché ha una più rilevante necessità di essere mirato con precisione, nonostante la sua leggerezza. Nel caso in cui la caccia al fagiano si svolge in terreni aperti, liberi da ostacoli naturali fra se e la preda, il tiro avverrà alle lunghe distanze, con la conseguente necessità di utilizzare cartucce di una certa potenza potenti. Le armi utilizzate (doppietta, sovrapposto, semiautomatico) devono montare canne di 70 – 71 cm. con strozzatura 2 stelle nell’automatico e 1/3 nei fucili basculanti.
Nella caccia vagante al fagiano, in passato, si utilizzavano fucili calibro 20 per l’esigenza di portarsi un peso minore, ma negli ultimi anni il problema è stato superato, poiché molte aziende armiere hanno sfornato calibro 12 sempre più leggeri. I fucili impiegati nelle cacce alla posta devono essere rigorosamente calibro 12 con canne lunghe e strozzate e di proporzionata pesantezza, per il bisogno di esplodere colpi con cartucce potenti ed adatte a tiri lunghi. Bisogna inoltre tenere in considerazione l’effetto del rinculo che si genera con cariche magnum, il cui risultato è evidente su fucili da caccia diretti, come sovrapposti e doppiette. L’effetto rinculo viene invece ammortizzato dai fucili semiautomatici a sottrazione di gas, che vengono preferiti anche per la possibilità di sparare il terzo colpo.
Nella caccia vagante con o senza il cane lungo i canneti, scegliere il fucile è importante, poiché le distanze di tiro non sono mai eccessive e l’imbracciata è alquanto veloce. Alcuni cacciatori preferiscono fucili leggeri e non magnum.
Il calibro del fucile da caccia devono essere rigorosamente il 12, dal momento che il 20, anche se magnum, non raggiunge le potenzialità indispensabili sui tiri a lunga distanza.
Per quanto riguarda la scelta delle cartucce, se si utilizza un fucile più o meno strozzato e leggero in aree boschive le munizioni consigliate sono quelle a carica di 28 – 30 gr. con piombo 7 o 6. Alcuni cacciatori preferiscono utilizzare cartucce dispersanti, al fine di compensare le difficoltà di puntamento all’interno del bosco. Se i tiri avvengono all’aperto e sono abbastanza lunghi si possono utilizzare cartucce da 33 fino a 36 grammi e in alcuni casi in fucili abbastanza pesanti si possono caricare le baby magnum di 42 grammi.
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