Caccia antica e stimolante è spesso svolta in compagnia di cani da ferma eppure alcuni cacciatori ancora oggi optano per la caccia al fagiano secondo la vecchia maniera.
Qualunque sia il terreno di caccia o la tecnica scelta l’importante è optare per l’arma giusta.
Particolarmente amata e praticata grosso modo in tutto il territorio italiano, la caccia al fagiano parte, secondo quanto previsto dal calendario venatorio, la terza domenica di settembre e prosegue indisturbata fino al 31 di gennaio. Ovviamente ogni Regione potrà apportare modifiche temporali anticipando o ritardando l’apertura e la chiusura della caccia a seconda delle particolari situazioni ambientali o in base alle differenti realtà territoriali. Il fagiano, selvatico affascinante e raffinato è forse uno dei volatili stanziali più cacciati in assoluto, amato per le sue carni e soprattutto per l’astuzia e la perizia che il cacciatore deve dimostrare durante la caccia, che si presenta per questo particolarmente stimolante. Caccia antica ed elegante è normalmente praticata in compagnia di cani da ferma, nelle prime ore del mattino, non prima però che la rugiada sia stata ridotta dai raggi del sole.
Trattandosi di una caccia ai selvatici ovviamente potrà essere praticata anche in maniera vagante. Quando il cacciatore sceglie questa tipologia di caccia diventa di fondamentale importanza per lui la precisa conoscenza del terreno che lo ospita e soprattutto delle abitudini del fagiano. Insomma una caccia che richiede attenzione ed esperienza. All’interno delle riserve, in passato il fagiano era oggetto di caccia in battuta all’inglese, detta anche alla vecchia maniera, tecnica per la maggiore abbandonata per il selvatico in questione in quanto particolarmente complessa. Pur avendo scelto con una certa cura le poste infatti il tiro risulta sempre complicato e il selvatico disturbato dai battitori vola davvero alto e veloce; al cacciatore non resta che calcolare l’anticipo, che naturalmente varia da fagiano a fagiano, rendendo l’impresa pressoché impossibile. Basti pensare che l’anticipo richiesto per il fagiano è normalmente di un metro ma di caso in caso può anche triplicarsi.
La caccia al fagiano secondo la vecchia maniera è dunque una tecnica caduta completamente in disuso, e solo in alcune riserve di caccia, su richiesta dei cacciatori, viene ancora organizzata. L’arma utilizzata in questo caso è ovviamente la classica doppietta.
Quello che non tutti sanno della caccia al fagiano è che a seconda della tecnica scelta e soprattutto a seconda del territorio per cui si è optato, si dovrà preferire l’uno o l’altro fucile, calibro e cartuccia. Le cose infatti cambiano notevolmente a seconda che si scelga di cacciare all’interno di un bosco o in luoghi aperti, quali ad esempio brughiere o prati.
A cambiare saranno le distanze di tiro, l’affaticamento del cacciatore, le modalità evolutive del selvatico, tutte variabili da tenere sotto controllo utilizzando l’arma giusta.
Il calibro consigliato per la cattura del selvatico è 12, con una certa attenzione per le canne e la loro strozzatura. La canna infatti deve cambiare a seconda che si cacci in bosco o all’aperto. Nel primo caso si consiglia una canna corta (60-65 cm) con una strozzatura ridotta o addirittura assente. Da non dimenticare infatti che l’efficacia balistica del tiro nel bosco è spesso contrastata dal fogliamene, e un arma corta che produca una rosa sufficientemente aperta potrà compensare la mancata possibilità di una mira impostata. I fucili che si consigliano in queste condizioni sono la doppietta, per la sua immediatezza nel tiro e il sovrapposto, per la sua stabilità.
Nel caso in cui la caccia al fagiano sia svolta in ambienti aperti probabilmente si dovranno effettuare tiri a lunga distanza che richiedono cartucce particolarmente potenti. Per questo si consiglia una canna lunga che superi i 70 cm dotata di una strozzatura a 2 stelle negli automatici e 1/3 nei basculanti. L’arma da preferirsi in questo caso è la doppietta, il sovrapposto o il semiautomatico.
E’ buona norma infine tenere sotto controllo anche la quantità di piombo, che determinarsi ancora una volta in base al terreno di caccia che si è scelto. Se vi trovate in un bosco potrete optare per una quantità di piombo fino ai 30 gr con piombo 6 o 7, mentre in aperto andranno benissimo fino ai 35 gr.