Questo metodo di caccia richiede una profonda abilità, tecnica e perseveranza, tuttavia può risultare estremamente soddisfacente per chi la esercita. Questo nuovo genere di caccia nasce negli ultimi anni con l’inserimento delle aste in carbonio, diventando popolarissime tra tutti i cacciatori. Le aste in carbonio possiedono quattro qualità molti importanti che le rendono perfette per la caccia al colombaccio, e sono:
- Leggerezza: ideale per essere trasportate con voi in qualunque luogo, avvalendosi di una custodia e beneficiare di una grande maneggevolezza.
- Robustezza: un’altra grande qualità che occorre, offrendo stabilità e un grande equilibrio a diverse altitudini.
- Flessibili: molto importante, perché a secondo del vento e a quanti metri vorrete porla, verrà sottoposta a diverse oscillazioni aiutando a ridurre lo stress sulle braccia del cacciatore.
- Lunghezza: le aste in carbonio possono variare in dimensione ed essere di due tipologie a innesti o telescopiche é indifferente l’importante e avere una lunghezza ottimale che consenta di arrivare nel punto giusto per attirare l’attenzione del colombaccio.
Questa attrezzatura per la caccia al colombaccio è veramente tecnica ma essenziale se vogliamo svolgere questa attività perfettamente. Un’ altro aspetto fondamentale di questa caccia, è che il cacciatore deve individuare un punto strategico con una perfetta visuale per sparare ma nel quale possa perfettamente nascondersi e rendersi tutt’uno con la vegetazione.
A questo punto, dopo che le nostre aste sono già ben posizionate con i nostri piccioni da richiamo sopra, nei punti favorevoli in bella vista, andremo a posizionarci e con molta calma e concentrazione andremo ad aspettare il branco che viene attratto verso i nostri richiami.
Proprio in questo preciso momento andremo ad effettuare il tiro rapido e deciso, utilizzando cartucce senza contenitore con circa 34/35 grammi a seconda delle nostre esigenze, è essenziale essere rapidi e precisi considerato che il colombaccio è un’animale molto veloce.
La caccia al colombaccio con le aste è veramente una caccia sorprendete e imprevedibile, il cacciatore deve essere in grado di analizzare il comportamento del colombaccio soprattutto per scegliere una posizione adatta in virtu’ delle condizioni del vento e del tempo che lo circonda e di adeguare il suo stratagemma durante la battuta di caccia.
Conosciamo meglio questo animale, il colombaccio!
- Habitat
- Alimentazione
- Riproduzione
Il colombaccio – noto anche come piccione selvatico – è un uccello appartenente alla famiglia dei i Columbidi, ed è presente in Europa, Asia e Africa settentrionale. È un animale straordinario ed affascinante, possiamo riconoscerlo tramite la presenza di una macchia bianca sul collo, oltre ad un piumaggio dal color caratteristico grigio-bluastro.
L’Habitat del colombaccio si differenzia a seconda del periodo.
Durante la stagione riproduttiva predilige la zona boschiva, mentre durante l’inverno si sposta in territori più vasti. La sua alimentazione è varia e molto ampia, si nutre in prevalenza di erbe, piante semi, e cereali. Inoltre è molto ghiotto di ghiande, oltre ad essere un famelico divoratore di vermi ed insetti.
Il colombaccio è noto per la sua capacità di mangiare semi di piante tossiche, grazie alla presenza nello stomaco di una sostanza che neutralizza le tossine. La riproduzione è un’altro tassello molto importante che raccoglie informazioni preziose su questo favoloso animale.
Il colombaccio è una specie monogama, cioè si accoppia con un solo partner durante la stagione riproduttiva. La stagione riproduttiva del colombaccio varia a seconda della regione e delle condizioni climatiche, tuttavia il periodo dell’accoppiamento inizia generalmente in primavera. Durante il periodo dell’amore il colombaccio maschio riproduce un verso distintivo ed unico, che gli consente di attirare l’attenzione da parte della femmina. Una volta accoppiati, la coppia di uccelli cercherà un lungo tranquillo per realizzare un nido sicuro ed accogliente. Una volta che il tempo dell’incubazione sarà finito la femmina darà alla luce 1-2 uova, che verranno incubate da entrambi i genitori per circa 16-18 giorni.
Dopo la schiusa, i piccoli vengono nutriti con il latte della madre, una secrezione prodotta dalle ghiandole della parete dell’esofago dei genitori. I piccoli lasciano il nido dopo circa 3-4 settimane, tuttavia possono rimanere vicino ai genitori per un po’ di tempo, prima di diventare indipendenti. Il colombaccio può avere una o due nidiate durante la stagione riproduttiva.