Caccia al Cinghiale: Umbria, Cecchini, “approvata una buona proposta di modifica al regolamento sul prelievo venatorio del Cinghiale”.
“Abbiamo cercato di formulare un provvedimento che renda più efficace ed organico il controllo, la gestione ed il contenimento dei cinghiali, e serva anche a superare la straordinarietà degli interventi per contrastare i danni che questa specie causa ”: ha questa finalità, per l’assessore regionale alla caccia Fernanda Cecchini, la proposta di modifica del Regolamento regionale sul prelievo venatorio della specie cinghiale, adottato dalla Giunta regionale ed ora inviato alla competente Commissione consiliare. “La modifica al regolamento della caccia al cinghiale – ha affermato l’assessore – giunge alla sua fase conclusiva dopo un lungo processo di condivisione ed analisi con le parti interessate. Nel corso delle numerose riunioni effettuate con la Consulta faunistico-venatoria sono state raccolte le proposte e le indicazioni presentate dalle associazioni partecipanti ed il lavoro di sintesi ha portato alla produzione del testo approvato dalla Giunta regionale, ponendosi come punto di equilibrio tra le varie esigenze. La proposta di regolamento approvata dalla Giunta vuole risolvere le diverse questioni connesse ai danni causati dalla fauna selvatica ed è frutto di un intenso lavoro compiuto dal Gruppo di lavoro istituito dalla Regione che, dopo una attenta analisi del fenomeno, ha formulato una serie di proposte di adeguamento, correzione e modifica degli attuali strumenti normativi, regolamentari e programmatori per la gestione ed il contenimento della specie”.
“Gli obiettivi prioritari e condivisi che il lavoro di revisione si era prefissato, – ha sottolineato Cecchini – riguardavano il rafforzamento della portata della pressione venatoria sulla specie mediante l’ampliamento delle modalità di caccia (cerca ed aspetto); il riconoscimento per le squadre aventi le migliori capacità organizzative e la maggiore efficienza di prelievo attraverso l’assegnazione di una priorità di scelta dei settori di caccia ed un maggior controllo da parte della Regione nella gestione della specie mediante la trasmissione da parte degli ATC di piani di monitoraggio e valutazioni sulla consistenza delle popolazioni di cinghiale con i relativi piani di abbattimento da sottoporre al vaglio dell’Osservatorio faunistico”.
Il lavoro di revisione del regolamento ha anche fatto proprie parte delle proposte avanzate dal Gruppo di lavoro, per risolvere le diverse questioni connesse ai danni causati dalla fauna selvatica all’agricoltura ed alla circolazione stradale, che negli ultimi tempi hanno subito, soprattutto gli incidenti stradali, un cospicuo aumento.
( 21 febbraio 2015 )
Fonte: OrvietoSI