Moreno Periccioli, presidente della Federcaccia regionale della Toscana, ha risposto ad alcune polemiche innescate da altre associazioni venatorie, nello specifico Arci Caccia e Libera Caccia. Queste ultime hanno commentato l’intervento sull’iniziativa promossa da Confagricoltura alla Fiera del Madonnino in merito alla Legge Obiettivo. Secondo la ricostruzione, Periccioli avrebbe detto che le squadre di cinghialisti devono rifondere i danni causati dagli ungulati.
Il presidente ha però precisato di aver semplicemente sviluppato un altro ragionamento. A suo dire il testo non funziona a causa del mancato coinvolgimento attivo delle squadre stesse. Federcaccia Toscana ha proposto una fascia di territorio che possa circondare le aree vocate e in cui prevenzione, controllo e selezione facciano riferimento alle squadre dei cacciatori e dei selecontrollori iscritti. Inoltre, si dovrebbe riproporre il principio di responsabilità per legare i cacciatori alla gestione del territorio.
Periccioli non ha gradito la polemica, ritenuta fin troppo gratuita e basata sulla mistificazione delle posizioni della Federcaccia. Il presidente ha poi ricordato come Arci Caccia non abbia giudicato la Legge Obiettivo, mentre Libera Caccia non avrebbe avanzato proposte. La conclusione dell’intervento è molto decisa: “Noi parliamo alla testa delle persone, mentre sollecitare la pancia lo lasciamo volentieri agli altri“.