I cacciatori residenti in provincia di Vibo Valentia stanno lamentando i troppi disservizi relativi al loro territorio per quel che riguarda il prelievo venatorio dei cinghiali. In particolare, il caos si è venuto a creare a causa del commissariamento di diversi Ambiti Territoriali di Caccia da parte della Regione Calabria, ma non solo. L’apertura della caccia agli ungulati non poteva essere caratterizzata da maggiore confusione: nell’ATC VV2, ad esempio, le squadre impegnate sono 33, senza dimenticare gli oltre 700 cacciatori.
La nomina del nuovo commissario ha esautorato il comitato di gestione, ma da quasi due settimane gli associati e utenti hanno trovato gli uffici chiusi, senza poter risolvere alcun problema. Una situazione del genere non si era mai verificata prima e in molti si attendevano la normale erogazione dei servizi.
Il gruppo di cacciatori ha poi lamentato la scarsa esperienza e competenza in materia di questi commissari: nonostante i gravi ritardi, molte squadre devono ancora ottenere il registro di battuta, come previsto dal disciplinare di caccia al cinghiale che è stato approvato dalla Regione. Le richieste sono dunque molto chiare, anche se l’impressione è che un caos di questo tipo non sia semplice da risolvere nel giro di pochi giorni o settimane.