Nello specifico, proprio questi tempi sono stati definiti coerenti con gli obiettivi prioritari di contenimento dei danni provocati dai cinghiali, come indicato dalla Regione Abruzzo. L’Istituto ha anche richiesto di raccogliere i dati sul prelievo in modo preciso e capillare, in modo da valutare correttamente quanto siano stati efficaci questi interventi. L’ATC Vastese e la stessa Regione Abruzzo sono stati invitati a proseguire su questa strada, aggiornando la mappa della distribuzione e dell’entità dei danni e della prevenzione.
L’ISPRA si augura anche che si quantifichi un numero minimo di animali presenti: il calcolo consentirebbe di aver un indice certo sulla popolazione di selvatici, così da descrivere nel tempo l’andamento delle presenze. Tutti questi numeri serviranno poi a stilare il piano di prelievo annuale per supportare gli interventi di prevenzione.